L'anno scolastico 2016/2017 si è aperto ufficialmente, con l'arrivo in classe di alunni e professori nella maggior parte delle regioni italiane. E, forse mai come quest'anno, in un contesto di polemiche molto accese. Protagonista il concorso docenti 2016, che ha infiammato le cronache italiane per tutta l'estate in un dibattito che non accenna a placarsi. Le ultimissime novità in merito riguardano il raddoppio del compenso per i componenti delle commissioni e i relativi presidenti, che hanno avuto il delicato compito di correggere le prove scritte e giudicare gli orali, e le dichiarazioni di Davide Faraone, sottosegretario al Miur.

Vediamole insieme.

Concorso scuola, aumentano i compensi per commissari e presidenti

I compensi per le commissioni del concorso docenti 2016 si attesteranno a502 euro per i presidenti e 418 europer i componenti. A questi importi andrà aggiunto un compenso integrativo di 1 euro per ogni prova scritta corretta e candidato esaminato, per un totale che non potrà in ogni caso superarei 4.103 euro (maggiorato del 20% per i presidenti). A riportarlo è la testata "Italia Oggi", che annuncia che il relativo decreto sui compensi sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale nei prossimi giorni. Un decreto molto atteso da tutti coloro che sono stati chiamati nelle commissioni e che negli scorsi mesi avevano sollevato aspre polemiche in merito ai compensi giudicati troppo bassi.

Ora i loro guadagni, a conti fatti, sono praticamente raddoppiati: basterà questo a placare gli animi?

Concorso docenti, parla Faraone: 'errori fisiologici'

Ci tiene a difendere l'operato del ministero e il concorso Scuola 2016 il sottosegretario al Miur Davide Faraone, intervistato ieri dall'emittente Radio 24. Il concorso è al centro del dibattito, tra le moltissime bocciature, la dichiarata difficoltà delle prove, le accuse incrociate tra candidati e commissioni esaminatrici.

Sullo sfondo c'è, più in generale, il piano di assunzioni docenti pluriennale annunciato dal governo Renzi e, tra scogli burocratici e polemiche, in parte già attuato. Proprio su questo si è concentrata la difesa del sottosegretario: "“Abbiamo rispettato la tabella di marcia - ha affermato - tutti dicevano che il piano non si sarebbe mai fatto, invece la tabella sta funzionando".

Faraone sottolinea che in un'operazione di una portata tale, i problemi sono in qualche modo fisiologici, "ci possono essere". Per quanto riguarda il concorsone 2016, in particolare, il Miur conosceva il numero dei partecipanti, ma non quanti di loro avrebbero effettivamente superato le prove, ha sottolineato. E adesso? Ecco la tabella di marcia del ministero: "Il primo anno è stato l’anno delle assunzioni da GaE, il secondo l’anno del concorso, vedremo quanti ne assumeremo. Dal prossimo anno (Faraone si riferisce ovviamente al 2017/2018) andremo a regime.”