Le ultimissime novità sulla pensione anticipata al 30 settembre 2016 giungono da diversi esponenti politici che si stanno confrontando sull'intesa raggiunta tra Governo e sindacati e dai lavoratori che si dicono ancora insoddisfatti, pochi infatti coloro che avranno la fortuna di poter ambire all'uscita anticipata a costo zero. Vediamo nello specifico quale sarà la platea di coloro che riusciranno a salvarsi gratuitamente dalla Legge Fornero.
Pensione anticipata, ultimissime novità: chi potrà usufruirne a costo zero?
Il verbale condiviso tra Governo e sindacati per alcuni politici, come l'onorevole Davide Baruffi (Pd) è comunque un risultato importante, come ha reso esplicito con un post su Facebook.
Per Cesare Damiano il 28 settembre 2016 è stata certamente una giornata positiva, ma si può e si deve fare di più affinché Governo e sindacatitrovino accordo sui nodi critici ancora irrisolti. Al momento lo ricordiamo potranno beneficiare della pensione anticipata indenni da costi solo pochi lavoratori e nello specifico, coloro che sono stati definiti 'disagiati'. Per quanto concerne l'APE social, assegno pensionistico anticipato, a costo zero sarà una possibilità offerta unicamente ai disoccupati di lungo corso privi di ammortizzatori sociali, agli invalidi e a quanti svolgono mestieri gravosi/usuranti. Per loro vi sarà infatti la possibilità di liberarsi gratuitamente dei paletti anagrafici imposti dalla 'famigerata ' Riforma Fornero.
Potranno accedere alla quiescenza anche 3 anni e 7 mesi prima, a partire dunque dai 63 anni d'età. Discorso analogo per i precoci, la quota 41 senza penalitàal momento è stata concessa solo ad una platea molto ristretta. I precoci che sono in condizioni di maggiore difficoltà, come: i disoccupati, gliinabili al lavoro e quanti sono collocati in mestieri gravosi.
Importante definire bene quali mestieri vengono ritenuti tali, dice Damiano nella sua ultima nota stampa, affinché possa essere ampliata la platea dei beneficiari della quota 41. Anche per gli usuranti, se venisse approvata l'ottava ed ultima salvaguardia, per la quale Damiano si batte da tempo, vi sarebbe finalmente modo di dimenticare l'incubo della Legge Fornero.
Per gli altri invece?
Pensione anticipata, novità 30 settembre: cosa cambia per i lavoratori 'non disagiati'?
Al momento cambia poco o nulla, per quanto concerne i precoci che vivono in situazioni 'normali', attualmente occupati in mestieri non usuranti e godono, per loro fortuna di buona salute, dovranno continuare a maturare 41 anni e 10 mesi se donne e 42 anni e 10 mesi se uomini. Al momento, se non vi saranno accordi aggiuntivi tra lavoratori, Governo e sindacati, per loro la richiesta diquota 41 per tutti non è stata approvata. Sebbene i lavoratoricontinuino a dirsi delusi in quanto dopo 41 anni di contributi versati,indipendentemente dal mestiere svolto e dall'età anagrafica, tutti i lavoratori sono ugualmente 'usurati' enon è corretto, a loro dire,fare un distinguo nella categoria, creando così 'precoci di serie A' e 'precoci di Serie B'.
Per tuttigli altrilavoratori che intendono usufruire della pensione anticipata l'unica soluzione resta l'APE, assegno pensionistico anticipato. Una misura piuttosto costosa, al momento le penalizzazioni solo di circa il 7% annuo, che consentirebbe ai lavoratori il ritiro anticipato a partire dai 63 anni, il prestito andrebbe poi ripagato con rate ventennali una volta raggiunti i requisiti pensionistici e l'assegnoultimo. Per Damiano tale misura, di per sé interessante, rischia di divenire un flop edi essere disincentivante per i lavoratori se non verranno abbassate le penalizzazioni. Per le donne l'altra opzione per uscire anticipatamente dal mondo del lavoro e sfuggire all'innalzamento dell'età pensionabile dovutoalla riformaFornero, potrebbe essere, qualora il Governo approvasse la loro richiesta, il proseguo della sperimentazione della legge 243/2004.Alternativa non certo gratuita ma che punta almeno sulla libera scelta.