Le ultime novità pensioni ad oggi 27 settembreriguardano soprattutto l'intervento di Matteo Renzi al programma Quinta Colonna di Rete 4: tra le varie misure che dovrebbero caratterizzare la legge di bilancio, vi sarebbe il raddoppio della quattordicesima per i pensionati a basso reddito. Il premier ha deciso di discutere, per quanto concerne il tema della riforma pensionistica, soltanto di questo punto, tralasciando sia l'APE sia gli altri nodi più contestati, come l'assenza di una misura chiara per i lavoratori precoci e la risoluzione della vertenza degli esodati, che chiedono a gran voce l'utilizzazione del Fondo per l'ottava salvaguardia.
nel frattempo, è stato rinviato il tavolo governo-sindacati, a causa della necessità di emanare prima la Nota d'aggiornamento del DEF.
La 'lavagna' di Renzi e le ultime novità pensioni ad oggi 27 settembre
Le ultime notizie sulle Pensioni si concentrano sull'intervento di Matteo Renzi che, scrivendo su una lavagna tutte le novità che conterrà la legge di stabilità, non ha soddisfatto le aspettative sul fronte pensionistico. L'unico riferimento alla riforma previdenziale è stato fatto per quanto concerne la quattordicesima: al momento la ricevono coloro che percepiscono entro i 750 euro netti al mese e consiste in un 'bonus' mensile di 40 euro; la misura che verrà varata raddoppierà l'entità della quattordicesima, portandola ad 80 euro mensili, dunque a 960 euro annui.
La misura era stata duramente criticata da Tito Boeri, che aveva sottolineato come l'aumento della quattordicesima poteva riguardare pensionati che, come reddito familiare (magari il marito o la moglie percepiscono un reddito molto alto), non si trovano in reale difficoltà economica.
I lavoratori precoci, gli esodati e le novità pensioni oggi 27/09
Le parole di Renzi non hanno convinto: della riforma pensioniche si intende mettere in campo, si è discusso soltanto della quattordicesima e non delle altre criticità. Ad esempio, non si è parlato delle penalizzazioni fino al 25% per l'uscita anticipata APE e non si è approfondito il nodo dei lavoratori precoci.
Al momento, la proposta che sembra essere 'preferita' dal governo è la seguente: Quota 41 e 10 mesi per coloro che hanno iniziato a lavorare entro il 16° anno d'età. Le critiche sono molto forti perché la platea, abbassando il requisito d'età a 16 anni e innalzando quello contributivo a 41 e 10 mesi, si riduce drasticamente. Nel frattempo, i comitati degli esodati si fanno sentire affinché il Fondo venga utilizzato esclusivamente per finanziare l'ottava salvaguardia, facendo sapere che il dispositivo APE è inaccettabile e che, se non si trova una soluzione, si sarà pronti nuovamente a mettere in campo una mobilitazione. Per aggiornamenti, cliccate su 'Segui' in alto sopra l'articolo.