Le ultimissime novità al 27 settembre 2016 sulle Pensioni precociarrivano da un articolo del Sole 24 Ore, che sta facendo preoccupare e non poco i lavoratori precoci iscritti al gruppo facebook 'lavoratori precoci unitia tutela dei propri diritti', che continuano a vedere 'sempre meno roseo' il loro futuro previdenziale. L'articolo in questione sembrerebbe, tra le righe, mettere addirittura in forse quel già scarno provvedimento ipotizzato ieri dall'ANSA, ossia la quota 41 e 10 mesi solo per i super precoci. I dettagli e le reazioni dei lavoratori, sempre più basiti.

Ultimissime novità pensioni precoci, saltano anche le misure per i super precoci?

Sempre meno buone le ultime indiscrezioni che stanno trapelando alla vigilia dell'incontro tra Sindacati e Governo, che si terrà domani 28 settembre 2016. Purtroppo i lavoratori precoci iniziano a sentire, come dicono in massa, 'aria di fregatura', temono che nella prossima Legge di Bilancio nuovamente nulla verrà fatto per risolvere la questione di quanti hanno già alle spalle 41 anni di contributi versati. I lavoratori precoci negli ultimi periodi hanno sentito parlare di differenti ipotesi, nessuna in linea con la loro richiesta base: Quota 41 per tutti senza penalità, tra queste ricordiamo il bonus contributivo pari a 2/6 mesi per quanti avessero iniziato a lavorare in regola prima dei 18 anni, poi si è passati all'ipotesidella concessione dellaquota 41 e 10 mesi (ANSA) soloper i super precoci, ossia coloro che hanno iniziato a lavorare, con i contributi versati, prima dei 16 anni, e oggi (Sole 24 ore) emerge anche il dubbio su questa misura, considerata comunque dai lavoratori indegna e offensiva.

Pensioni precoci a rischio ogni misura, ecco perché

Che il capitolo previdenziale non sia cosa semplice lo conferma anche il Premier Renzi, ospite ieri a quinta colonna su rete 4, dove parlando di riforma pensioni non ha voluto sbilanciarsi sulle prossime misure che vedranno la luce in Legge di Bilancio. Anzi, ha tenuto a precisare: "la questione delle pensioni è molto delicata e non faccio promesse invano".

Le uniche conferme, giunte per bocca del premier, riguardano l'estensione della quattordicesima e l'APE, assegno pensionistico anticipato, per quanti decidessero di anticipare l'uscita dal mondo del lavoro. Su tutte le altre misure non sono stati fatti cenni, ragione per cui questa mattina il Sole 24 Ore ha smorzato gli entusiasmi su alcuni interventi previdenziali,tra queste quelle sui precoci, appunto.

L'articolo inizia con "almeno in versione soft i precoci ci saranno", già la frase lascia intendere che la quota 41 per tutti difficilmente potrà vedere la luce, ma le cose si complicano ulteriormente quando il giornalista spiega che al vaglio resta la quota 41 e 10 mesi per gli under 16, misura che per giunta potrebbe essere a rischio se "la manovra dovesse attestarsi a quota 20 miliardi, con una dote per la previdenza non superiore a 1,5 miliardi".

Cosa ne sarà allora dei lavoratori precoci e di tutti coloro che confidavano di poter accedere prima alla pensione grazie ad una revisione della Riforma Fornero? Non resta che attendere per comprendere le reali intenzioni del Governo, domani, volente o nolente, l'esecutivo Renzi dovrà 'svelare le proprie carte'.