Il nuovo anno scolastico non è certo iniziato nel migliore dei modi, molte le "grane" da risolvere per il ministro dell'istruzione Stefania Giannini. Tra neo immessi in ruolo, supplenze fino ad avente diritto e le deleghe alla legge 107, il governo Renzi non vive settimane tranquille sul fronte della Scuola.
Neo immessi e supplenze fino ad avente diritto
Il concorso sembra non avere fine, ancora molti docenti aspettano di firmare il contratto a tempo indeterminato e prendere servizio nell'ambito di competenza scelto. Alcuni provveditorati hanno tardato ad inviare l'elenco e quindi la procedura di immissione in ruolo è fortemente rallentata.
La ricaduta sulle scuole è notevole, con cattedre scoperte e supplenti non nominati anche per mancanza di indicazioni da parte dei Miur. Anche quest'anno, si è proceduto con le chiamate fino ad avente diritto, una situazione paradossale che penalizza in primis gli studenti in quanto non viene garantita la continuità didattica ed anche i docenti precari vivono nell'incertezza e nell'attesa che venga nominato l'avente diritto. Questo meccanismo in ogni modo consente almeno alla scuola di mettersi in moto e di assicurare il tempo pieno agli alunni.
Messa a disposizione e deleghe legge 107
In questa situazione di caos e con molte cattedre ancora da coprire, per chi è fuori dalle graduatorie o chi vuole semplicemente insegnare in vari posti dell'italia, c'è sempre la messa a disposizione, da inviare al Dirigente Scolastico tramite raccomandata a/r o tramite posta certificata.
In questi giorni si discute sulle deleghe del governo in materia di scuola, il ministro Stefania Giannini da gennaio 2016 annuncia un nuovo ed ultimo tfa ma ad oggi non ci sono tracce del bando. Il ministro proprio in una recente audizione ha annunciato l'imminenza del bando senza specificare la tempistica. il sottosegretario all'istruzione Davide Faraone, ha annunciato nei giorni scorsi che entro gennaio 2017 il governo metterà mano alle deleghe sulla scuola.
Il governo per legiferare ha un tempo limite di 18 mesi. I temi ovviamente sono tanti, uno dei più spinosi è sicuramente il nuovo sistema abilitante che interessa principalmente i docenti della terza fascia d'istituto, il meccanismo che vuole introdurre il governo non è chiaro ed i docenti non abilitati vivono mesi di incertezza.
Si parla di un corso con valore concorsuale e tirocinio nelle scuola, ma ad oggi non c'è nulla di ufficiale. Una situazione caotica che vede intanto la pioggia di ricorsi da parte di tutte le categorie di docenti (abilitati pas e tfa, sfp, itp, diplomati magistrale) con vittorie clamorose (è di questi giorni la notizia di quasi 10000 ricorrenti ammessi in gae con riserva) che potrebbero aprire la strada e stravolgere i programmi del Miur. Se questi ricorsi poi dovessero essere confermati nelle udienze che si terranno da ottobre a dicembre è facile intuire come il caos nel mondo della scuola sarebbe totale.