E’ un futuro colmo di possibili novità quello che si staglia all’orizzonte dei lavoratori precoci. Da una parte il meeting di giorno 12 che vedrà opposti governo Renzi e sindacati, dall’altra l’incontro che una delegazione della categoria con Roberto Occhidoro (amministratore del gruppo Facebook ‘Lavoratori precoci uniti a tutela dei propri diritti’) in testa avrà con il sottosegretario Nannicini. Le ultime news sulle pensioni per i precoci aggiornate ad oggi 3 settembre 2016 si rifanno proprio alla calendarizzazione dei due appuntamenti che si terranno entro il 15 del mese: l’obiettivo è sfruttare il poco tempo rimasto a disposizione prima della Legge di Stabilità per palesare una volta di più quale sia l’unica possibile soluzione da percorrere, ovvero la promulgazione della Quota 41 contenuta nel DL 857 a firma Damiano-Gnecchi.

Lo spauracchio però è quello di un bonus contributivo che servirebbe a poco se non a nulla. In vista dell’appuntamento governo-sindacati è invece opportuno analizzare le dichiarazioni del segretario generale dello Spi Cgil Ivan Pedretti che ha parlato di vari argomenti connessi a prepensionamento e riforma della previdenza.

Ultime news pensioni precoci oggi 3 settembre 2016: bonus contributivo e Quota 41, due incontri per scrivere la propria storia

Come accennato in apertura le ultime news sulle pensioni per i precoci aggiornate ad oggi 3 settembre 2016 si concentrano su due meeting che vedranno impegnati a distanza di pochi giorni fra loro sindacati e diretti interessati. Sulla bilancia delle opportunità rimangono solo due soluzioni: Quota 41 da una parte e bonus contributivo dall’altra.

E se sulla seconda il rischio inutilità è più che concreto sulla prima i dubbi sono tutti di natura economica. Ormai da anni il disegno di legge Gnecchi-Damiano, che la Quota 41 la contiene e prevede, giace dimenticato nelle stanze di Palazzo Chigi. Che strategia adottare dunque? Quella del dialogo o dell’opposizione ad oltranza?

Il tempo delle parole a noi sembra finito. Bisognerà far sentire la propria voce in maniera forte e determinata senza farsi aggirare dal governo Renzi, che sul fronte Pensioni e previdenza rischia di passare alla storia come l’Esecutivo delle mezze misure. L’ideale sarebbe un lavoro ‘di squadra’: la delegazione di precoci porterà una testimonianza diretta delle proprie esigenze, i sindacati le dovranno prendere e farne molto di più.

Dovranno trasformarle in atti concreti e misure scritte su carta anche per riabilitare un’immagine che agli occhi dei lavoratori si fa sempre più sfocata.

Notizie pensioni precoci e prepensionamento oggi 3-09-2016: sindacati e Renzi faccia a faccia, niente più bluff

Le ultime news sul prepensionamento si riagganciano a quelle finora esposte incentrandosi in modo importante sulle parole di Ivan Pedretti, segretario generale dello Spi Cgil. ‘Ci sono 16 milioni di pensionati che attendono risposte da troppo tempo’ ha affermato il sindacalista a margine della festa del movimento in Trentino. Nel meeting del 12 si parlerà di precoci ma anche di prepensionamento, con l’APE che emetterà i primi vagiti in Legge di Stabilità.

Il più grande errore per l’esponente del sindacato rosso sarebbe quello di 'mettere sullo stesso piano giovani e anziani. Hannoesigenze diverse che vanno affrontate un blocco per volta’. Il governo Renzi, ha fatto sapere sempre Pedretti, ha promesso che avrebbe finanziato le proposte delle sigle sindacali ma non ha mai chiaramente detto di che cifra si disponga per riformare la previdenza. Un atteggiamento dal forte retrogusto di bluff che i sindacati questa volta non possono permettersi di subire.