Il clima è certamente quello della "svolta" sulla riforma Pensioni dopo l'incontro di ieri tra governo e sindacati. Ma il leader della Cgil Susanna Camusso frena sulla possibile intesa raggiunta con l'esecutivo a proposito dell'Anticipo Pensionistico per gli over 63 mentre ancora restano da sciogliere i noti sulla formula quota 41 per il pensionamento dei lavoratori precoci e sulla possibile proroga dell'opzione donna fino al 2018.
La Cgil chiede al Governo Renzi di indicare le cifre sulla riforma pensioni
"Tutti danno per scontato l'intesa - ha detto oggi Susanna Camusso - ma nessuno è in grado di dire - ha sottolineato - l'entità delle cifre sul tavolo".
In effetti, anche il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, che coordina il tavolo di confronto sulla riforma pensioni, ieri a margine dell'incontro con i sindacati, pur mostrandosi ottimista, ha spiegato che ancora devono essere fatti i calcoli con esattezza per capire quali effettivamente saranno le risorse economiche che il governo potrà stanziare sulla questione previdenziale. Ma la partita è ancora tutt'altro che chiusa, anche se bisogna prendere atto della progressiva inversione di tendenza da parte dell'esecutivo, che dopo mesi di polemiche e scontri ha prima aperto il confronto con i sindacati e adesso sta cercando di andare incontro alle loro richieste seppur facendo attenzione più alla finanza pubblica che alla giustizia sociale, due dei grandi temi aperti dalla riforma pensioni.
Susanna Camusso: passi avanti ma l'intesa con l'esecutivo non è scontata
"C'è troppo entusiasmo, ma è una partita delicata - ha detto il segretario generale del sindacato rosso oggi ai microfoni di radio anch'io - che ha bisogno di discussione". Di certo che ancora non si conoscono le cifre esatte e che quelle finora indicate dal Governo Renzi, circa due miliardi per la riforma pensioni nel suo complesso, non sono ritenute sufficienti. "Le cifre di cui abbiamo sentito parlare finora - ha sottolineato la Camusso - sono insufficienti".