Mentre sembra sempre più vicina l'intesa tra l'esecutivo e le parti sociali sulla riforma Pensioni, il presidente del Consiglio e segretario del Partito democratico rivendica i meriti del governo da lui creato sul fronte del lavoro in attesa delle novità in arrivo sulla previdenza. "Nonostante tutte le polemiche - ha scritto Matteo Renzi nella sua enews settimanale - i dati ufficiali dell'Istat usciti oggi certificano - ha sottolineato - un dato semplice e banale: il JobsAct funziona".
Enews settimanale di Renzi: gli impegni del governo su lavoro e pensioni
Secondo i dati rilevati dall'Istituto nazionale di statistica, ha ricordato il premier, sono 189.000 i nuovi posti di lavoro creati negli ultimi tre mesi. Mentre sono 435.000 complessivamente i posti di lavoro in più nell'ultimo anno. "Da quando noi siamo al governo - ha sottolineato Renzi ricordando il mese di febbraio di due anni fa quando conquisto la poltrona di Palazzo Chigi scalzando Enrico Letta- 585 mila posti di lavoro in più". Meriti del "governo del fare" che il presidente del Consiglio rivendica con orgoglio. "Le chiacchiere - ha scritto nella sua enews settimanale - stanno a zero, i posti di lavoro - ha evidenziato - a più 585.000".
Sa però il premier che è ancora troppo poco per la crescita: "Purtroppo - ha detto infatti non basta". E ha ribadito ch nella nuova manovra finanziaria saranno introdotti provvedimenti "per la competitività".
Pensioni, il premier parla del superamento della legge Fornero con l'Ape
Renzi ha fornito ulteriori rassicurazioni sul tema della riforma pensioni e in particolare sull'introduzioni di nuovi elementi di flessibilità in uscita dal lavoro verso l'Anticipo Pensionistico.
In legge di Stabilità 2017 "ci saranno anche misure - ha scritto il premier - per agevolare la pensione di chi ha maturato molti anni ma non ha ancora i requisiti previsti dalla riforma Monti-Fornero". I dettagli dell'Ape sono stati definiti oggi in un incontro tra governo e sindacati in attesa del prossimo vertice del 21 settembre che dovrà sciogliere i nodi sulla salvaguardia degli esodati, sulla proroga di opzione donna, sulla quota 41 per i lavoratori precoci, sulle misure per i lavoratori impegnati in lavori usuranti oltre che sulle ricongiunzioni gratuite e il bonus per le pensioni più basse. "Tenere insieme la giustizia sociale con la crescita - ha sottolineato il presidente del Consiglio - è il nostro obiettivo".