Con il test di Medicina 2016 ormai alle spalle, cresce l’attesa dei partecipanti in procinto di conoscere l’esito della prova che potenzialmente potrà cambiare le loro vite. Mancano poche ore infatti alla data del 20 settembre in cui verranno pubblicati i primi risultati del test d’ingresso a Medicina 2016: difficile, davanti a una prospettiva del genere, rimanere calmi e attendere una graduatoria ancora troppo lontana (che arriverà solo a ottobre) per cui molti finiscono così inevitabilmente a sbirciare i punteggi minimi degli anni precedenti e farsi un’idea, per quanto approssimativa, delle chance di aggiudicarsi un posto in graduatoria, cercando di capire quali sono le università dove è più facile essere ammessi.

Punteggio minimo, le università più e meno ‘facili’

Agli scorsi test di Medicina 2015 il punteggio minimo più basso si è avuto all’Università di Foggia dove, con l’ultimo scorrimento in graduatoria, è stato ammesso un compito valutato 29,4 punti. Non molto distanti da questa soglia si sono piazzati gli atenei di Chieti, Messina, Palermo, Sassari e Salerno mentre tra le università “intermedie” si sono piazzate Genova, Trieste, Pisa, Parma, Ferrara e L’Aquila. Andando a vedere le facoltà più difficili, cioè quelle col punteggio minimo d’accesso più alto, in testa troviamo Milano Bicocca, Università in cui gli ammessi alla Facoltà di Medicina hanno realizzato nel 2015 un punteggio medio di 40 punti.

Insieme all’università meneghina poi sono da rilevare gli altri atenei più ostici per gli aspiranti medici: a Pavia, Bologna, Modena e Verona è stato necessario ottenere un minimo di 35 punti per avere accesso ai corsi del primo anno.

Risultati e graduatorie a partire 20 settembre

Tuttavia le medie dello scorso test di medicina sono da prendere con le pinze: al di là delle dovute precauzioni c’è infatti anche da considerare che quest’anno le prove sono risultate molto più semplici dello scorso anno, per cui è lecito aspettarsi un incremento dei punteggi minimi di accesso anche di diversi punti.

Secondo TestBusters la relativa facilità dei test potrebbe portare a punteggi addirittura 10-12 punti più alti, stime che però sarebbero da rivedere per la redazione di ControCampus: il magazine online cita infatti l’episodio analogo degli anni 2013-2012 quando ci fu una notevole differenza nella difficoltà delle prove e nonostante le aspettative i punteggi medi non subirono variazioni così ampie (si passò da 30,6 del 2012 a 33,5 del 2013).

Dunque probabilmente ci sarà un rialzo ma non è detto che sia così esagerato, anche se occorrerà poi valutare i risultati ateneo per ateneo e i punteggi medi delle graduatorie uniche. In ogni caso i primi risultati verranno pubblicati dal 20 settembre in forma anonima (a meno di non aver memorizzato il codice dell’etichetta presente sul foglio risposte), mentre il 29 ciascun candidato potrà scoprire o avere conferma del punteggio ottenuto. Il 4 ottobre infine si procederà con la pubblicazione della graduatoria naziionale.