Si avvicina la fatidica data del test di accesso alle facoltà di Medicina 2016: il 6 settembre decine di migliaia di aspiranti medici si cimenteranno nell’atteso quiz a risposta multipla che determinerà i loro destini nel futuro prossimo e in quello più remoto. In questi ultimi giorni di preparazione l’ansia inizia a farsi sentire e parte la caccia sul web per cercare di sfruttare al meglio le fasi finali di studio: cosa studiare? Quali sono le domande più frequenti? Quali domande sono uscite l’anno scorso? Per tutti coloro che si cimenteranno con il “quizzone” ecco alcuni suggerimenti utili su come prepararsi, affrontare il test e le domande del test d’ingresso 2015.

Test d’ingresso: struttura e numero domande

Anche quest’anno si ripeterà il consueto appuntamento con i test di medicina: migliaia e migliaia di studenti si contenderanno pochi posti per assicurarsi il diritto di studiare nelle facoltà di medicina. Quest’anno poi la competizione sarà ancora più serrata per via della diminuzione dei posti disponibili e per l’aumento del numero degli iscritti che dovranno cimentarsi con le prove del quiz. Il test d’ingresso a medicina 2016 sarà composto da un totale di 60 domande vertenti su materie quali cultura generale, logica, chimica, fisica/matematica e biologia per una durata 100 minuti: ad ogni risposta esatta verranno attribuiti 1.5 punti, le risposte non date varranno 0 punti mentre le risposte errate comporteranno una penalità di 0.4 punti.

Nello specifico le domande saranno così suddivise:

2 di cultura generale

20 di logica

18 di biologia

12 di chimica

8 di fisica e matematica

Per entrare in graduatoria saranno necessari 20 punti su un massimo totale di 90

Cosa studiare, le domande degli anni precedenti

Per avere qualche chance in più di entrare in graduatoria e soprattutto di aggiudicarsi uno degli oltre 9mila posti banditi dal concorso sarà indispensabile avere un’ottima preparazione di base: può non bastare un’eccellente preparazione scolastica per cui è indispensabile confrontarsi con gli argomenti stabiliti dal MIUR (reperibili sul sito) nei programmi delle singole discipline.

Fondamentali per una buona preparazione sono poi le simulazioni, cui è indispensabile approdare solo nella fase finale degli studi per evitare di confrontarsi con risultati frustranti a causa di una preparazione ancora acerba. Un altro consiglio di chi ce l’ha fatta è quello di studiare in gruppo: ritrovarsi con due, tre persone massimo (in troppi si rischia di distrarsi troppo facilmente) per unire le forze aiuta a essere più stimolati e a sentire meno la stanchezza.

Un’alternativa alle simulazioni può essere quella di studiare sui quiz dello scorso anno (reperibili all’indirizzo http://accessoprogrammato.miur.it/compiti/CompitoMedicina2015.pdf) anche se il fattore discriminante è sicuramente la concentrazione: “il controllo dell’ansia è un fattore decisivo per il successo nei test di ammissione e richiede un allenamento specifico. Ogni anno centinaia di ragazzi – ha spiegato il Dott. Di Muro di UnidTest a Skuola.net – ci contattano per dirci che nonostante la preparazione adeguata non sono riusciti a mettere in campo le loro abilità per colpa dell’ansia”, vero nemico che rischia di minare mesi e mesi di preparazione. Come affrontarla? Il dott. Di Muro ha un consiglio semplice quanto efficace: esercitarsi con simulazioni cronometrate per abituarsi a ragionare sui quesiti in tempi ristretti.

Per lo scopo è sufficiente fare una rapida ricerca su Google: Alphatest, WAU e TestBusters sono delle vere autorità in questo campo, ma vanno bene anche le simulazioni di Skuola.net, Universitaly e di Studenti.it.