I ritardi accumulati dall'amministrazione della Scuola tra il concorso e la mobilità 2016/17, potrebbero indurre il Ministero dell'Istruzione a retrodatare la nomina giuridica dei nuovi docenti al 15 settembre 2016. È questa l'ipotesi formulata nell'edizione odierna dal quotidiano "Italia Oggi", relativa alle operazioni di immissione in ruolo per il nuovo anno scolastico, date le difficoltà di procedere nei tempi previsti dalla legge Buona Scuola,che fissavano a metà settembre il termine ultimo per chiudere tutte le pratiche.

Assunzioni scuola 2016/17: conla proroga nomine giuridiche al 15 settembre

Si tratterebbe, in altre parole, di una mini-sanatoria, com'è già avvenuto nei precedenti anni scolastici. La situazione dei nuovi assunti della scuola è stata portata a conoscenza dal Ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini, nell'audizione in Parlamento di una settimana fa. L'avanzamento delle procedure concluse per il concorso nella scuola del 2016 era stato fissato dal ministro,in quella occasione, al 55% del totale, con ritardi accumulati in tutte le regioni italiane e picchi negativi di coperturadiappena un terzo dei posti disponibiliin determinati territori.

Proprio in relazione a tale ritardo, molti vincitori di concorso potrebbero presentare ricorso con conseguente rallentamento delle attività scolastiche, dati i numerosi casi già trattati dai tribunali.

La proroga potrebbecostituire, in tal senso, l'ancora di salvataggio per numerosi uffici scolastici, alle prese con i tempi ristretti per formalizzare i contratti.

Effetti su supplenze, anno di prova, mobilità e stipendio

Le conseguenze dello spostamento della decorrenza giuridica dei nuovi assunti al 15 settembre 2016 sarebbero molteplici.

Innanzitutto, chi ha vinto il concorso avrebbe la sicurezza della nomina e potrebbe far conteggiare, nel caso di incarichi, le supplenze svolte finora per il completamento dell'anno di prova e per il relativo punteggio ai fini dellamobilità 2017/18. Verrebbe a mancare, però, l'effetto economico, in quanto lo stipendio non sarebbe quello pieno, coincidente con il giorno dell'effettiva presa di servizio.