Sono migliaia i giovani che sperano un giorno di poter insegnare e attendono che possa essere pubblicato il bando del terzo Tirocinio Formativo Attivo. Ma, finora, nessun segnale. In questi giorni saranno sicuramente in tanti a chiedersi che fine abbia fatto il Tfa, ma tutti sono senza risposta.Nei giorni scorsi si è parlato tanto dei disagi in alcune scuole, con professori assenti e classi scoperte: è il paradosso leggere certe notizie, se si pensa che tanti giovani vorrebbero insegnare. Il Tirocinio Formativo Attivo era atteso per Gennaio 2016, ma non ci sono state novità.

Il ministro Giannini ha spiegato che i ritardi sono dovuti agli impegni che hanno occupato gran parte del tempo lavorativo dell'Amministrazione: il concorso della Scuola e la mobilità. Nelle prossime settimane, si comincerà a lavorare sul prossimo Tirocinio Formativo Attivo e la sensazione è che ci saranno grandi novità: la più grande riguarda il numero di abilitazioni disponibili. Infatti, il Tfa saràessere attivato soltanto per le classi di concorso con bisogno di posti e non per tutti.

Due intoppi per la pubblicazione del bando

Secondo il sito orizzontescuola.itci sono due nodi che impediscono la pubblicazione del bando del Tfa. Innanzitutto l'incertezza sul numero dei posti che saranno banditi.

I posti banditi dovranno corrispondere più o meno al fabbisogno che c'è nelle scuole. Ilsecondo ostacolo è rappresentato dall’esigenza di non sovrapporsi al nuovo sistema di formazione iniziale e di reclutamento previsto. Secondo lo stesso sito, il Ministerodell'Istruzione dell'Università e della Ricerca, avvierà un nuovo ciclo di Tirocinio Formativo Attivo entro i prossimi due mesi: tra ottobre e novembre.

Insomma, ogni tanto ci sono novità riguardanti il Tfa, ma ancora nessuno si espone riguardo al delicato argomento. Di certo, sono in tanti ad attendere qualche informazione in più ed è auspicabile che il nuovo ciclo del Tirocinio Formativo Attivo possa partire al più presto, e non saltare come si era vociferato, dando una speranza ai giovani che vogliono provarlo e garantendo una buona risposta al fabbisogno delle scuole.