È un momento molto difficile per tutti quei docenti con abilitazione TFA e PAS che sono stati assunti in ruolo o ai quali sono state accordate supplenze dalle Graduatorie ad Esaurimento. Il TAR del Lazio ha cambiato completamente rotta nel giro di poche settimane. Soltanto poco più di un mese fa, infatti, erano state emanate le ordinanze cautelari che prescrivevano l'inserimento in GaE con riservadi tutti coloro che avevano portato avanti un ricorso in tale direzione. Molti USP, poi, avevano attuato la disposizione e così sono stati molti i docenti abilitati con TFA o PAS ad essere inseriti nelle GaE e a ricevere proposte di assunzione a tempo indeterminato o contratti di supplenza a tempo determinato.

Poi, c'è stato il cambio di rotta 'improvviso': il TAR ha iniziato a emanare le sentenze definitive che capovolgevano completamente l'orientamento precedente, bocciando i ricorsi. Ora, la situazione della Scuola è nel caos: quale sarà il futuro dei docenti che erano stati assunti o avevano ricevuto una supplenza dopo l'inserimento con riserva in GaE?

Verso il licenziamento dei docenti TFA e PAS assunti mediante inserimento GaE con riserva

Il Miur, avendo di fatto vinto un contenzioso che durava dal 2013, ha emanato una nota il giorno 25 ottobre 2016 e l'ha inviata a tutti gli USR. Nel documento si chiede che gli uffici ottemperino a quanto presente nella sentenza negativa del TAR, la n. 10541 del 2016.

In realtà, le sentenze definitive sono ancora in uscita, dal momento che i ricorsi per l'inserimento in GaE sono stati molteplici. Occorrerà, dunque, ottemperare volta per volta: ottemperare significa ovviamente andare verso la risoluzione del contratto, ottenuto su una base giuridica ritenuta, oramai, inconsistente. Alcuni dati danno la cifra di quello che sta per succedere: in Veneto, ad esempio, si calcola che siano almeno 800 i docenti che hanno ottenuto ruolo o supplenza mediante riserva nell'inserimento in GaE.

Insomma, ancora una volta ad essere penalizzati saranno gli studenti e, in generale, il funzionamento della scuola: si andrà verso licenziamenti e cambiamenti nelle supplenze annuali e la continuità didattica sarà nuovamente messa in crisi. Per aggiornamenti, cliccate su 'Segui' in alto sopra l'articolo.