La Rete dei Comitati degli Esodati annuncia una nuova mobilitazione al fine di ottenere una misura davvero definitiva con l'inserimento dell'8va salvaguardia parlamentareall'internodellaLegge di Bilancio 2017. La comunicazione arriva alla nostra rubrica "Parola ai Comitati" assieme alla motivazione che ha spinto i lavoratori ad organizzare il nuovo presidio: la valutazione dei pensionandi in merito alla mancata estensione del provvedimento a tutta la platea dei 34mila lavoratori è infatti fortemente negativa. Gli esodati valutano come "grave, ingiustificabile ed illegittima la distrazione di risorse" dal fondo appositamente costituito per la loro tutela, ed al contempo prendono nota del fatto che dall'esecutivo non sia arrivata nessuna risposta sull'appello lanciato in precedenza per l'adozione di una misura orientata all'equità ed alla chiusura della vertenza.
Per questo motivo, ilavoratori hanno ritenuto inevitabile scendere in piazza e far sentire nuovamente la propria voce.
Mobilitazione lavoratori esodati, le informazioni logistiche da conoscere
Stante la situazione appena descritta, il nuovo presidio è organizzato per martedì 8 novembre, dalle ore 9.00 alle ore 13.00 davanti al Ministero delle Finanze, in Via XX settembre a Roma. Nel pomeriggio diversi partecipanti si muoveranno verso Piazza Montecitorio, dove ha sede la Camera dei Deputati, per sollecitare un confronto con la Presidente e gli altri interlocutori istituzionali. Gli organizzatori fanno sapere che si sta provvedendoanche al noleggio di un bus dal Nord, in modo da agevolare la partecipazione di tutti i pensionandi.
Le informazioni di approfondimento restano disponibili sui social network. all'interno del profilo della Rete dei Comitati Esodati.
Pensioni e 8va salvaguardia: lanciato in rete il nuovo appello
Stante la situazione appena descritta, l'organizzazione del presidio è coincisa con il lancio di un nuovo appello, all'interno del quale si definisce come inaccettabile il testo dell'8va azione di salvaguardiainseritonella Legge di Bilancio 2017.
La bozza circola da giorni e conferma l'orientamento espresso in precedenza Dal Ministro del Lavoro Poletti e dal Sottosegretario Nannicini. Un provvedimento che "rappresenta l'ennesima toppa cucita su un dramma che non si vuole chiudere definitivamente", visto che andrebbe a tutelare solo 27700 esodati contro i 34000 ancora in attesa di un riscontro.
Resterebbero quindi esclusi ancora 6300 lavoratori, con l'effetto di compiere nuove e gravi discriminazioni proprio su coloro che vivono situazioni di maggiore disagio. Ma al contempo la Rete dei Comitati fa sapere di ritenere inaccettabile anche "la combinazione tra quanto disposto da questo provvedimento e le norme contenute nel recente decreto fiscale, approvato nei giorni scorsi dal Governo, e collegato alla Legge di Bilancio". Il comunicato ribadisce infatti che "con il nuovo decreto fiscale si distraggono 600 mln. di Euro da quel Fondo dirottandoli verso altri scopi che niente hanno a che vedere con gli Esodati". Infine, i lavoratori evidenziano nuovi approfondimenti in corso con i legali, per valutare eventuali profili di illegittimità e incostituzionalità.
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