Tredate di sciopero della Scuola per il mese di ottobre. Si parte da venerdì prossimo, 7 ottobre 2016, con gli studenti che andranno in corteo in tutte le piazze delle principalicittà italiane. Poi toccherà ai docenti nella terza decade del mese. E, in quest'ultimo caso, si tratterà di uno sciopero generale per il quale, fino ad oggi, hanno aderito solo alcune delle sigle dei sindacati. Tanto dipenderà dai risultati del tavolo che si terrà domani, 4 ottobre, tra la ministra Stefania Giannini e i dipartimenti della scuola di Cgil, Uil, Snals e Cisl.

Sciopero studenti venerdì 7 ottobre 2016: per cosa scendono in piazza?

Il primo sciopero, quello di venerdì prossimo, riguarderà gli studenti delle scuole superiori e quelli delle facoltà universitarie. Si sciopererà per i finanziamenti ridotti destinati all'istruzione, giudicati dall'Unione degli studenti miseri rispetto alle necessità. Nella scorsa legge di Stabilità, infatti, furono stanziati appena cinquanta milioni per il diritto allo studio. Il coordinamento universitario Link chiede che vengano allargate le fasce di reddito per beneficiare di una borsa di studio e che il limite dell'Isee possa essere aumentato fino a ventottomila euro.

Sciopero docenti e scuola 21 ottobre 2016 e No Renzi Day: il programma

I docenti, invece, scenderanno in piazza venerdì 21 ottobre 2016. La protesta riguarderà, in particolar modo, la riforma della Buona scuola di Renzi, argomento che verrà affrontato nel tavolo delle trattative Miur-sindacati di domani. Nel dettaglio, si discuterà delle problematiche organizzative della riforma acutizzatesi soprattutto all'inizio dell'anno scolastico, con i disagi causati dallamobilità dei docenti, dall'andamento del concorso 2016 e dalle assunzioni del personale scuola, senza dimenticare la carenza di organico del personale amministrativo, tecnico e ausiliario.

Ad lo oggi, lo sciopero dei docenti è previstoper il 21 prossimoda Usb, Usi e Unicobas: il programma, secondo quanto scrive Il Messaggero di oggi, prevede la partenza del corteo dal piazzale antistante il ministero dell'Istruzione con arrivo a Piazza San Giovanni. Qui verrà preparata la protesta per il giorno dopo che prende il nome di"No Renzi day", con occhi puntati sul prossimoreferendum.