Il mese di novembre sarà caratterizzato da un discreto numero di agitazioni sindacali. Oltre agli scioperi dei trasporti pubblici, avremo altre manifestazioni nel settore della Scuola, con docenti e personale ATA pronti a scendere in piazza. Le date da cerchiare in rosso sul calendario sono due, anche se per una c’è stato un differimento. Andiamo con ordine e scopriamo quali saranno i giorni con lezioni a rischio, nonché le motivazioni per cui l’intero personale della scuola incrocerà le braccia.

CUB Scuola ha proclamato uno sciopero nazionale

Nella giornata di venerdì 4 novembre 2016 andrà in scena l’agitazione sindacale indetta da CUB Scuola.

Dopo lo sciopero generale di qualche giorno fa, ecco un’altra azione di protesta da parte di insegnanti e personale ATA. Innanzitutto viene chiesto di abolire il precariato, dopodiché si chiede un aumento salariale di 500 € mensili. Tra i punti importanti che spingono queste categorie di lavoro a manifestare abbiamo anche le questioni legate alle pensioni. A tal proposito ci si appella al Governo affinché si possa andare in quiescenza a 60 anni d’età con 35 anni di contributi e relativo anticipo per lavoratori usuranti. Inoltre, viene chiesto di garantire un reddito minimo di 1.000 € mensili a pensionati e disoccupati, con gratuità delle spese per cure mediche, luce e gas. Infine, per i lavoratori in pensione, il recupero integrale delle perequazioni dal 2000.

In occasione della giornata di sciopero, saranno in programma due cortei in altrettante città. A Milano partirà da Largo Cairoli alle ore 9.30, mentre a Napoli ci si ritroverà alle ore 10.00 in Piazza Mancini. Anche altrove potremmo assistere a manifestazioni spontanee.

Differita a dicembre la manifestazione di SAESE e ANIEF

Nella giornata di lunedì 14 novembre 2016 avremmo dovuto avere lo sciopero proclamato dal sindacato SAESE e dall’ANIEF, ma l’agitazione è stata differita a lunedì 12 dicembre 2016. La contestazione era stata programmata per protestare contro la Legge di Bilancio approvata recentemente dal Consiglio dei Ministri, che conferma l’assenza di impegni da parte del Governo di rimediare agli errori della riforma scolastica (Legge 107).

Marcello Pacifico, presidente nazionale di ANIEF, aveva fatto sapere nei giorni scorsi che tra gli altri motivi che porteranno a protestare tra un mese e mezzo, c’è anche la mancata stabilizzazione dei 100 mila e più insegnanti abilitati e ATA con anni di servizio alle spalle. Inoltre, si è parlato di abolizione vincolo triennale provincia e quinquennale sostegno. Attualmente, tutto tace per quanto riguarda i sindacati maggiori come CGIL e CISL. In attesa di ricevere aggiornamenti sull’argomento, vi invitiamo a seguirci cliccando sul tasto in alto a destra.