Il comma 131 della legge 107/2015 è, senza dubbio, uno dei più 'odiati' in assoluto dai docenti precari della scuola pubblica italiana, soprattutto dai precari storici. Si tratta dell'oramai tristemente famosa disposizione riguardante il divieto di stipula di contratti di lavoro a tempo determinato per tutti coloro che hanno superato la soglia dei 36 mesi di servizio, anche non continuativi.

Il ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini, nei giorni scorsi, ha fugato qualsiasi dubbio sull'interpretazione della norma, specificando che i 36 mesi decorrono dal 1° settembre 2016 e che, quindi, non va considerato il servizio svolto prima di questa data.

Ultime news scuola, sabato 1 ottobre: precari oltre i 36 mesi, Lombardia approva mozione Lega Nord

In ogni caso, il grido di protesta dei docenti precari non si è assolutamente placato ed alcune forze politiche stanno appoggiando la loro causa: è il caso della Lega Nord che sta facendo pressing per ottenere delle risposte sul rischio esodati.

A questo proposito, giunge notizia che dopo la Toscana e le Marche, anche la regione Lombardia ha approvato la mozione presentata dalla Lega Nord contro il rischio esodati. E' il responsabile Scuola del partito del Carroccio, onorevole Mario Pittoni, ad annunciare la prosecuzione della battaglia a favore dei precari storici della scuola, la cui esperienza potrebbe andare dispersa a causa dell'insulsa normativa contenuta nella legge 107.

Supplenti oltre i 36 mesi: Pittoni 'Ministro Giannini continua ad ignorare i nostri solleciti'

L'esponente della Lega Nord, infatti, si chiede quale senso possa avere la decisione del governo di buttar via l'esperienza di migliaia di insegnanti di seconda e terza fascia di istituto, docenti che, per anni, hanno sostenuto, con il loro contributo professionale, la scuola pubblica italiana.

'Il ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini - ha sottolineato Mario Pittoni - continua a voler ignorare la questione, nonostante sia stato sollecitato più volte un suo intervento. Possibile che si debba condannare alla disoccupazione (e in molti casi con la responsabilità di una famiglia sulle spalle) insegnanti preparati e che hanno maturato una buona dose di esperienza?'