E' scontro tra il ministro dell'istruzione università e ricerca Stefania Giannini e il ministro dell'economia e delle finanze Pier Carlo Padoan. Oggetto del contendere, le cattedre annuali al 30 giugno che rientrano nell'organico di fatto, su cui è vietato sia eventuali trasferimenti che le assunzioni.Cattedre realmente esistenti che vengono assegnate a settembre per poi sparire magicamente dopo il 30 giugno.

La proposta del ministero dell'istruzione

La proposta avanzata dal ministro Stefania Giannini è quella di far emergere le cattedre annuali al 30 giugno e tramutarle in cattedre al 31 agosto, le cosiddette cattedre di diritto.

Così facendo, tutte queste cattedre potrebbero essere messe a concorso con conseguente calo del precariato e la stabilizzazione di più docenti. I costi stimati dal Miur sono all'incirca di 200 milioni di euro per circa 25 mila posti di cui circa 7 mila sul sostegno. Una situazione tutto sommato che garantirebbe non solo di rispettare la sentenza della corte di giustizia europea, che condannò l'Italia per reiterati contratti a termine su posti vacanti e disponibili, ma anche ad una situazione di normalità delle scuole che finalmente potrebbero iniziare l'anno scolastico con l'organico quasi al completo. Questa operazione porrebbe fine al "valzer" delle supplenze annuali e ad i continui cambi di insegnanti in corso dell'anno scolastico.

La risposta del ministero dell'economia e delle finanze

Dal canto suo il ministero dell'economia e delle finanza risponde con un secco no. In vista della prossima legge di stabilità, momento utile per poter approvare questa misura per la Scuola. Il no è giustificato dalla spesa che secondo il ministero si aggira intorno ai 700-800 milioni di euro e con la ricostruzione di carriera questa cifra sarebbe destinata ad aumentare negli anni, gravando in maniera considerevole sui già martoriati conti pubblici dello stato italiano.

Uno scontro che sarà destinato ad inasprirsi nel corso delle prossime settimane con l'avvicinarsi dell'approvazione definitiva della legge di stabilità.