A prescindere dal risultato del referendum sulla riforma costituzionale targata Renzi-Boschi è necessario mettere al sicuro al Senato la legge di Bilancio varata in prima lettura alla Camera che contiene anche importanti novità sulla riforma Pensioni. E' questo l'auspicio del presidente della commissione Lavoro di Montecitorio, Cesare Damiano, e della capogruppo del Partito democratico nella stessa commissione, Maria Luisa Gnecchi, entrambi fortemente impegnati in questi mesi sulle proposte relative alla riforma pensioni e in particolare sull'introduzione di nuovi elementi di flessibilità in uscita dal lavoro con l'obiettivo di rendere meno rigida e meno penalizzante la legge Fornero.

Legge di Bilancio, Gnecchi-Damiano: metterla al riparo da referendum

I due parlamentari dem, tra l'altro, auspicano ancora qualche modifica nel passaggio al Senato, anche sul fronte previdenziale a partire dal cumulo gratuito dei contributi della gestione separata anche per le lavoratrici che vogliono accedere alla pensione anticipata con la formula di Opzione Donna, per la quale resta attivo il contatore al fine di valutare il possibile proseguimento della soluzione previdenziale fino ad esaurimento fondi. "La legge di Bilancio - hanno scritto in una nota congiunta Damiano e Gnecchi è ora al Senato: bisogna metterla al riparo - hanno aggiunto - e condurla in porto, qualsiasi risultato ci sia - hanno sottolineato - con il referendum".

Sia il ministro dell'Economia e delle Finanze Pier Carlo Padoan che il presidente del Consiglio Matteo Renzi hanno rassicurato nei giorni scorsi che il piano di riforma pensioni, così come la legge di Bilancio nel suo complesso, non subirà significative modifica qualunque sia il risultato del referendum confermativo della riforma costituzionale che porta la firma della ministra Maria Elena Boschi.

Damiano e Gnecchi ricordano di aver seguito con grande attenzione l'iter della riforma pensioni inclusa nella manovra economica e finanziaria con l'obiettivo di "garantire - hanno sottolineato i due parlamentari del Partito democratico - una corretta trasposizione nel testo di legge del verbale sottoscritto da Cgil, Cisl, Uil e Governo".

Pensioni, emendamento al Senato cumulo gratuito Opzione Donna

Rispetto al verbale d'intesa siglato tra l'esecutivo e le parti sociali "in alcuni casi - hanno aggiunto Damiano e Gnecchi nella nota congiunta - abbiamo ottenuto dei miglioramenti". Tra i miglioramenti al piano di riforma pensioni "concordato" tra governo e sindacati, Gnecchi e Damiano indicano l'approvazione dell'emendamento per la salvaguardia definitiva degli esodati e l'emendamento per l'estensione di Opzione donna che ora è prevista anche le lavoratrici che hanno compiuto 57/58 anni (per lavoratrici dipendenti/autonome) nell'ultimo trimestre del 2015. "Adesso - hanno spiegato il presidente della commissione Lavoro della Camera e la capogruppo dem della stessa commissione - dobbiamo valutare la possibilità di nuovi miglioramenti al Senato".

Tra i miglioramenti alla manovra sul fronte previdenziale caldeggiati da Damiano e Gnecchi una norma che prevede "l'accesso al cumulo gratuito dei contributi della gestione separata - hanno spiegato i due parlamentari del Pd - anche per Opzione Donna".