Le Pensioni del 2017 non avranno alcun aumento e, pertanto, nessuna rivalutazione. Lo riporta il decreto del Ministero dell'Economia pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dello scorso 23 novembre 2016 che uffcializza l'entità definitiva delle pensioni del 2016 sulle rivalutazioni del 2015 e delle pensioni in vigore dal 1° gennaio del 2017 sulla rivalutazione, per ora provvisoria, dell'andamento dei prezzi del 2016. Per entrambi gli anni, 2016 e 2017, le pensioni non subiranno alcun andamento positivo, rimanendo di importo stabile.
Pensioni del 2017, perché a gennaio saranno più basse?
In verità, il valore dell'indice dei prezzi pubblicato dall'Istat, necessario per il calcolo delle rivalutazioni delle pensioni è perfino negativo dello 0,1 per cento, ma è stato portato a zero dalla legge di Stabilità del 2016, sulla base di quanto contenuto nel comma 287 dell'articolo 1, in base al quale le prestazioni assistenziali e previdenziali non possono essere di valore negativo. E, l'andamento dei prezzi del 2016 ha mostrato lo stesso indice pari a zero. Pertanto le pensioni del prossimo anno non avranno aumenti di importi, ma ci sarà un'eccezione, non positiva, per i pensionati italiani. Infatti, nel mese di gennaio 2017, in occasione della riscossione della pensione, i pensionati troveranno addebitato, in un'unica soluzione, il conguaglio di quanto erogato in più nel 2015.
Si tratterà, in altre parole, del recupero dell'Inps sulle pensioni corrisposte nell'anno 2015 sulla base dell'indice provvisorio dei prezzi (la stima) e quanto andava effettivamente incassato per via del calcolo definitivo di fine anno (differenza di 0,3 meno 0,2 per cento). Tale differenza non è dovuta, dunque, per le pensioni incassate nel 2016 (sospensione della differenza operata dalla legge di Stabilità 2016), ma per le pensioni corrisposte nell'anno precedente.
Pensione, quanto si pagherà a gennaio 2017 per la mancata rivalutazione?
Quanto si perderà di pensione a gennaio per la mancata rivalutazione delle pensioni? L'importo non è elevato. Per le pensioni che siano entro il triplo del minimo (cioè fino a 1.400 euro lordi) si dovranno restituire 18,20 euro. Per le pensioni di importo superiore, l'addebito si riduce proporzionalmente in quanto la perequazione viene calcolata, rispettivamente, al 90, al 75, al 50 ed al 40 per cento a seconda che l'importo della pensione sia da 3 a 4 volte il minimo, da 4 a 5, da 5 a 6 o oltre le sei volte.