No comment della Cgil sulle novità relative al piano della riforma Pensioni introdotte durante l'esame della manovra economica e finanziaria in commissione Bilancio a Montecitorio. Sul fronte previdenziale, le modifiche apportate al disegno di legge di Bilancio 2017 rispetto al testo iniziale sono quelle che prevedono la ricongiunzioni gratuite dei contributi previdenziali versati in casse diverse, la definitiva salvaguardia degli esodati e l'estensione dell'Opzione donna che però non convince molto e che lascia escluse migliaia di lavoratrici che sperano in una maxi proroga fino al 2018.

Capitolo riforma pensioni in legge di Bilancio 2017

Misure che si aggiungono all'Ape volontaria, all'Ape social, all'ampliamento della no tax area pensionati. Ma nelle ultime ore l'attenzione degli addetti ai lavori e dei media p soprattutto concentrata alle novità introdotte in commissione Bilancio e che adesso sono al vaglio dell'aula di Montecitorio. Dopo l'approvazione della prima lettura anche al Senato sarà possibile riproporre gli emendamenti e i sub-emendamenti respinti alla Camera: come quello per la Quota 41 per i lavoratori precoci senza penalizzazioni e quello per la proroga al 2018 dell'Opzione donna, per fare due esempi relativi al capitolo della riforma pensioni su cui continuano scontri e polemiche tra maggioranza e opposizione.

Il no comment della Camusso sugli emendamenti

Oggi il no comment del segretario generale del sindacato rosso. "Non ho visto i testi - ha detto Susanna Camusso rispondendo ai cronisti a margine di un incontro a Roma - e non commento gli emendamenti sulle pensioni che sono da guardare - ha sottolineato il leader della Cgil secondo quanto riporta l'Agi - con molta attenzione".

Vero che ancora non ci sono i testi ufficiali approvati, ma è anche vero che tutti gli emendamenti sono stati pubblicati in questi giorni anche in versione integrale dalle agenzie stampa e sono stati approfonditi da diversi giornali. Un no comment quello di Susanna Camusso che nella sostanza sembra più un giudizio negativo in considerazione del fatto che erano state chieste altre modifiche tra cui l'ampliamento dell'Anticipo pensionistico sociale e visto che la Cgil aveva già manifestato di non apprezzare l'Anticipo pensionistico volontario.