L'incontro del 2 novembre fra Miur e sindacati, fra le altre cose di cui abbiamo già parlato, ha fatto pure emergere l'indisponibilità del Ministero a fare ulteriori deleghe alla legge 107 in merito ad assunzioni e assegnazioni degli incarichi ai docenti. Se lo scorso anno qualcuno 'si è salvato', riuscendo a ottenere l'assegnazione su Scuola, da quest'anno le cose cambieranno e in maniera definitiva. Come era già stato anticipato nei giorni scorsi, tutti i docenti passerannoper la chiamata diretta nel caso presentassero domanda di mobilità o fossero soprannumerari (naturalmente anche tutti i neoassunti).

Anche coloro che al momento hanno l'assegnazione su scuola, presentendo domanda di mobilità la otterrebbero su ambito territoriale. Si 'salveranno' solo coloro che hanno attualmente la titolarità di scuola e rimarranno dove sono.

Miur: 'la chiamata diretta è il metodo migliore'

Secondo quanto riferito, per il Miur la chiamata diretta sarebbe il metodo migliore per far incontrare domanda e offerta negli incarichi dei docenti. Per questo motivo non è previsto che ci siano più proroghe o deroghe all'applicazione di quanto stabilito dalla riforma della scuola, ovvero la legge 107. Nonostante questa presa di posizione (prevedibile, aggiungiamo) il Miur non nega la possibilità di una contrattazione sindacale.

E forse proprio questa ultima notizia è l'ancora a cui si aggrappano i docenti. Sebbene lo scorso anno la contrattazione per regolare gli avvisi della scuola in merito alla chiamata diretta è saltata, magari quest'anno le cose andranno in modo diverso. Se proprio chiamata diretta dev'essere, che almeno sia ben regolamentata e trasparente e non lasciata alla totale discrezione dei dirigenti scolastici.

Gli avvisi pubblicati lo scorso anno non erano tutti 'accettabili'. Ancora abbiamo in mente la richiesta di visualizzare il docente a figura intera oppure di sostenere una prova per ottenere l'incarico. Situazioni incresciose che si spera non si ripetano più.

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