C'è anche la questione delle supplenze oltre i 36 mesi dei docenti della Scuola nella legge di Stabilità 2017 del Governo Renzi approvata alla Camera ed ora al Senato. Si tratta dello stanziamento di un fondo di due milioni di euro per il risarcimento dei docenti che abbiano lavorato con contratti a tempo determinato per oltre trentasei mesi e non siano stati assunti a tempo indeterminato. A spiegare chi ha diritto al risarcimento è intervenuta la Suprema Corte riportando anche la misura del rimborso. Non manca l'ufficialità, poi, del nuovo limite a partire dal quale sono da conteggiare i trentasei mesi di supplenza, già anticipato dal ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini, due mesi fa.
Scuola, docenti con supplenza oltre 36 mesi: da quando parte il limite?
Infatti, il limite dei trentasei mesi per la reiterazione dei contratti a tempo determinato, come riportato nella legge di Bilancio 2017 di Renzi, parte da quest'anno scolastico, ovvero dal 1° settembre 2016. E, peraltro, riguarda unicamente le supplenze annuali su cattedre stabilmente vacanti con scadenza fissata al 31 agosto dell'anno successivo a quello del conferimento dell'incarico (sui posti vacanti vige, peraltro, l'obbligo delle assunzioni di docenti a tempo indeterminato). Non sono da considerare, pertanto, le supplenze brevi e temporanee. Lo stesso limite, dopo la sentenza della Corte di Giustizia europea, è stato introdotto nella legge sulla Buona scuola di Renzi e Giannini.
Infine, la Corte costituzionale è intervenuta lo scorso 12 luglio per decretare l'illegittimità della reiterazione dei contratti a termine nella scuola, adeguandosi alla sentenza del giudice europeo.
Supplenze scuola 36 mesi: chi può chiedere il risarcimento e misura del rimborso
Potenzialmente, secondo quanto riportato dal quotidiano Italia Oggi, sarebbero circa 18 mila i docenti che potrebbero essere interessati a presentare ricorso per la reiterazione dei contratti a tempo determinato nella scuola.
Ovvero i docenti che non presentarono domanda per l'assunzione in ruolo nell'estate del 2015 per il piano assunzionale della Buona scuola, optando per la permanenza nelle graduatorie ad esaurimento. La Suprema Corte ha stabilito anche in quali casi l'amministrazione dovrà risarcire i docenti per la reiterazione dei contratti.
Nel dettaglio, il risarcimento dovuto avrà un importo da 2 mensilità e mezzo a 12, salvo le maggiorazioni previste per le anzianità superiori a dieci o a venti anni, per le quali sono da corrispondere dalle 10 alle 14 mensilità.