Il bonus da 500 euro per l'auto-formazione e la formazione obbligatoria prevista dalla legge 107 e predisposta dal Miur per l'anno scolastico 2016/17 hanno un legame che può essere sfruttato. Il Ministero ha di recente inviato una nota (nota n. 3373 dell'1 dicembre 2016 ) per fornire indicazioni utili alle scuole Polo per l'utilizzo efficace delle risorse destinate ai piani formativi delle istituzioni scolastiche negli ambiti territoriali, in modo che i piani di formazione delle reti non vadano a sovrapporsi a quelli delle scuole e siano coerenti con le priorità nazionali.
Nella stessa nota si fa presente che quando le attività di formazione sono acquistate con la card docenti (o bonus da 500 euro) entrano a far parte del portfolio del docente.
Bonus 500 euro e formazione obbligatoria 2016/17: come sfruttare il loro legame
Se le attività formative acquistate con i 500 euro entrano a far parte del portfolio del docente, significa che entrano direttamente a far parte del Piano di formazione obbligatoria. Ciò significa che il tempo impiegato in tali corsi sarà considerato tempo speso per la formazione obbligatoria del docente. Un legame che potrebbe tornare utile, soprattutto in questo momento in cui la piattaforma dà ancora diversi problemi con la reperibilità di esercenti, in particolar modo quelli per la vendita di hardware e software.
Come si era già detto all'inizio dell'anno, si verrà valutati anche per il modo in cui si sono spesi i 500 euro destinati all'auto-formazione. Questo presuppone che utilizzali per aderire a corsi formativi o per andare al cinema, possa fare la differenza nella valutazione del portfolio dell'insegnante. E allora perché non utilizzarli per i corsi e farseli accreditare anche come tempo speso per la formazione obbligatoria?
Ricordiamo che affinché il corso formativo possa essere riconosciuto nella formazione obbligatoria del docente, è indispensabile che sia coerente con il piano stabilito dal collegio docenti.
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