La circolare del Miur ha precisato che gli insegnanti per accedere ad #Opzione Donna devono avere maturato, oltre ai 35 anni di contributi e 57 anni di età, anche ulteriori 7 mesi (entro il 31 luglio 2016) dovuti all'aumento della speranza di vita. La domanda per poter usufruire di tale diritto va fatta tramite la procedura web Polis disponibile dal 27 gennaio al 28 febbraio.

La stessa circolare ha chiarito la posizione degli esodati che possono accedere all'ottava salvaguardia se nel corso del 2011 si trovavano in congedo per assistere figli con disabilità grave.

E' opportuno chiarire che tali regole erano vigenti prima della Riforma Fornero e che dovrà essere presentata domanda all'Ispettorato del lavoro entro il 2 marzo 2017.

Ape contestata dai sindacati

Il presidente dell'Inca-Cgil, Morena Piccinini, ha criticato duramente l'Ape in quanto costringe i lavoratori a contrarre un vero e proprio mutuo sul quale dovranno pagare interessi a banche e assicurazioni. Non si tratta, quindi, di anticipo pensionistico che agevoli l'uscita dal mercato del lavoro, ma di un anticipo finanziario per pagare la pensione anticipata.

Voglio ricordare che l'Ape è stato introdotto con la Legge di Bilancio e che si tratta di un anticipo pensionistico che consente di andare in pensione tre anni prima rispetto alle regole stabilite dalla Riforma Fornero.

Il sindacato ha anche precisato che il Governo non ha migliorato la flessibilità del sistema previdenziale, ma al contrario ha introdotto ulteriori rigidità con l'innalzamento dei requisiti contributivi e anagrafici dovuti all'aumento della speranza di vita.

Riguardo a quest'ultimo aspetto è doveroso sottolineare che il Governo si è dichiarato favorevole ad una diversificazione dell'aspettativa di vita per le attività gravose e usuranti.

Inoltre, la Legge di Bilancio ha già previsto che per le mansioni usuranti e i lavori notturni non ci sarà più un adeguamento alla speranza di vita fino al 31 dicembre 2026.

Secondo indiscrezioni giornalistiche sembrerebbe che il Governo possa anche decidere di rinviare l'entrata in vigore dei provvedimenti contenuti nella Riforma delle Pensioni varata con la Legge di Bilancio per trovare le risorse destinate a regolarizzare i conti pubblici. La Commissione Ue ha chiesto all'Italia una manovra correttiva di 3,4 miliardi di euro e ritardando l'entrata in vigore dell'Ape social il Governo potrebbe risparmiare 500 milioni di euro.