L’Ape Social dà la possibilità di poter avere la pensione anticipata rispetto ai normali requisiti previsti per la normale pensione di anzianità. L’assegno viene erogato direttamente dalle casse dello Stato, poiché si configura come un sussidio assistenziale a differenza di quello dell’Ape volontaria che viene erogato grazie ad un finanziamento bancario.

Assegno Ape social: soglia minima di invalidità e importo massimo dell'assegno

Per avere diritto all’Ape social, dal prossimo maggio 2017, la soglia minima di invalidità per accedere senza alcuna penalità alla pensione anticipata, è stata fissata alla percentuale di invalidità del 74%.

Questa agevolazione a livello pensionistico sarà concessa a tutti i lavoratori dipendenti sia del settore pubblico che di quello privato ed anche ai lavoratori autonomi che rientreranno nella categoria di invalidità stabilita. I requisiti richiesti per accedere all’assegno previsto dall’Ape social, oltre alla relativa percentuale di invalidità civile del 74% , sono quelli già previsti dalla quota 41 e in particolare 63 anni di età con 30 anni di contributi versati o in alternativa 41 anni di contributi versati, indipendentemente dalla propria età anagrafica, presupponendo però che il lavoratore abbia obbligatoriamente iniziato a lavorare almeno 12 mesi prima del compimento dei 19° anno di età.

L’importo dell’assegno sarà proporzionale all’assegno pensionistico che il lavoratore avrebbe avuto assegnato attraverso gli ordinari sistemi e canali di normale erogazione. La somma calcolata ammonterà alla cifra totale della sua futura pensione e non a una sua percentuale, come invece accade per la normale Ape volontaria, ma il suo massimo importo non potrà superare i 1.500 euro al mese.

Ape sociale: quando e come si farà la domanda

L’iter per inoltrare la domanda e ottenere la pensione anticipata prevista dall’ Ape social, non si conosce ancora nel dettaglio. Le modalità verranno rese note una volta che sarà emanato il relativo decreto attuativo della Legge di bilancio 2017 e l’Inps emanerà le precise istruzioni operative, attraverso apposite circolari e messaggi informativi.

Orientativamente si ritiene che, come previsto per l’Ape volontaria, sarà l’Inps a gestire la procedura e che quindi la sua domanda dovrebbe essere accessibile, dagli utenti interessati, dal sito web dell’Inps, alla sezione dedicata ai Servizi per il cittadino, attraverso il proprio pin di accesso o l’identità unica digitale (Spid).