La questione inerente lo sblocco del contratto del personale scolastico è, senza dubbio, uno dei temi più urgenti da affrontare soprattutto in virtù delle vergognose ingiustizie che il personale docente e Ata sono costretti a subire ormai da oltre sette anni. L'accordo raggiunto dal ministro della Funzione Pubblica, Marianna Madia e i sindacati per un aumento medio mensile di appena 85 euro ha il valore di uno schiaffo, dell'ennesima umiliazione verso una categoria di lavoratori che continua ad assistere, impotente, all'erosione della propria busta paga.

Ultime news scuola, lunedì 23 gennaio 2017: aumento stipendi 'Ma quale Stato poverello!'

Vi abbiamo parlato, nella giornata di ieri, del conto annuale 2016 pubblicato dalla Ragioneria dello Stato in cui emerge, in maniera molto chiara, come il comparto Scuola risulti il comparto nettamente più penalizzato dell'intera Pubblica Amministrazione. Se confrontiamo, infatti, i diversi stipendi annui tra le varie categorie, scopriamo, ad esempio che, dal 2005, il personale scolastico si è visto aumentare la propria retribuzione di un misero 11,8 per cento mentre i dipendenti statali che prestano servizio alla presidenza del Consiglio dei ministri, hanno ricevuto un aumento pari al 45 per cento.

Si tratta di un caso sporadico?

Assolutamente no, perchè lo Stato vuol mostrarsi 'povero' solamente di fronte a chi lavora nella scuola. Altro esempio, i magistrati che, sempre dal 2005, hanno visto lievitare i propri compensi del 28,4 per cento, con un reddito annuo che addirittura risulta essere quattro volte superiore al comparto scuola. Che dire, invece, del personale diplomatico?

In questo caso l'incremento stipendiale dal 2005 è stato del 37 per cento.

Stipendi scuola: buste paga docenti, soltanto 200 euro di aumento in dieci anni

Infine, un dato significativo riguarda la sensibile differenza tra gli stipendi dei dirigenti scolastici e quelli dei docenti: infatti, secondo la Ragioneria dello Stato, gli insegnanti riescono a malapena ad arrivare ad una busta paga media di 29.842 euro a fronte dei 58.174 euro che spettano ai presidi.

Basti pensare che lo stipendio dei docenti è aumentato in dieci anni (dal 2005 al 2015) di soli 200 euro, vale a dire 20 euro all'anno. Basta questo, non serve aggiungere altro, purtroppo.