I voucher Lavoro (conosciuti anche come buoni lavoro) da quando sono stati introdotti, sebbene nati in prima battuta per tutelare anche e soprattutto il lavoro occasionale, hanno purtroppo dato vita e alimentato nel tempo un circolo vizioso, dove sempre più datori di lavoro poco onesti e corretti hanno trovato un habitat naturale dove poter operare indisturbati alle spalle dei lavoratori onesti.

Oggi il Governo, proprio perchè consapevole di questa situazione, ha messo sul tavolo delle proposte un nuovo progetto, volto proprio a ridisciplinare e correggere tutte quelle regole che hanno permesso un uso distorto dei buoni fino a farlo sfociare in un abuso.

La scelta promossa dallo stesso Premier gentiloni nasce, probabilmente, per andare incontro alle richieste avanzate dalla Cgil. Il sindacato, infatti, avanzando la proposta di un possibile referendum abrogativo degli stessi voucher, avrebbe spinto il Governo a rivedere la normativa in materia, proprio per evitare che, una volta raggiunto il quorum, si possa andare veramente al voto.

Ma cosa cambiarebbe in concreto nell'uso dei voucher?

Tutto gira intorno all'introduzione della parola "occasionale". Già nel 2003 i voucher erano stati introdotti proprio al fine di essere utilizzati per lavoretti occasionali come, per esempio, opere di giardinaggio oppure attività relative alla vendemmia stagionale.

Con le modifiche apportate di cui abbiamo parlato sopra, il lavoro, per essere definito occasionale ( e quindi per poter essere retribuito tramite buoni lavoro), dovrà rispettare determinati limiti, ovvero:

  • il monte ore: raggiunte le 100 ore in un'azienda non sarà più possibile pagare sotto forma di voucher se non entro i limiti del 10%. Molti insistono per abbassare la soglia al 5%, ma le trattative sono ancora aperte su questo punto;
  • limite giorni: i giorni retribuiti tramite voucher non potranno essere più di 10 in un mese;
  • tetto reddituale: questo riguarda la somma massima che un lavoratore può ricevere da un'azienda che, oggi, è ugule a 2.000 €, ma la stessa proprabilmente (a seguito delle modifiche oggi prese in considerazione) verrà abbassata a 1.500 € (o forse addirittura a mille).

Al fine di frenare la corsa all'abuso dei voucher lavoro è stata prevista l'introduzione di un blocco automatico per tutte quelle aziende che non rispetteranno le nuove disposizioni, le quali non potranno più acquistare buoni lavoro.

Il lavoratore inoltre che riuscirà a dimostrare di essere stato retrubuito tramite voucher in maniera illegittima, avrà diritto, una volta presentato il ricorso al giudice, ad ottenere un contratto di lavoro stabile.