Ripartirà all'inizio di marzo la discussione sui provvedimenti attuativi relativi all'anticipo pensionistico APE, che dovranno definire gli ultimi dettagli sui meccanismi di funzionamento della misura. Proprio l'1 marzo ci sarà il primo tavolo riguardante i Dpcm sull'Ape volontaria e su quella sociale, mentre un decreto a parte dovrebbe approfondire la nuova quota 41 in favore dei lavoratori precoci. Ricordiamo ai lettori che l'anticipo pensionistico si declinerà in tre diverse versioni: la prima sarà volontaria e prevederà tra i requisiti il raggiungimento di almeno 20 anni di contributi assieme ai 63 anni di età e ad un assegno di almeno 1,4 volte il trattamento minimo.

La seconda avrà invece il sostegno dello Stato ma sarà destinata a lavoratori in situazioni di difficoltà o che svolgono attività particolarmente faticose, mentre i contributi minimi saliranno a 30-36 anni. La terza versione sarà di stampo aziendale e prevederà che il datore di lavoro offra il proprio contributo per farsi carico del costo dell'operazione. I dettagli mancanti alla definizione finale delle misure restano comunque fondamentali per il loro funzionamento: vediamo di cosa si tratta.

Anticipo pensionistico e APE volontaria: manca la firma del protocollo con Abi e Ania

Per quanto concerne l'APE volontaria, il focus si concentra principalmente sulla sigla del protocollo con le banche (ABI) ed i rappresentanti degli istituti assicurativi (ANIA).

Si tratta di due soggetti fondamentali perché concorreranno a determinare il costo complessivo che il lavoratore dovrà sostenere per l'anticipo. Il contribuente potrà comunque indicare quale sarà l'istituto finanziatore dell'operazione e quello deputato ad assicurare il rischio di premorienza, scegliendo sulla base dei soggetti indicati all'interno della convenzione di prossima siglatura.

Attraverso questa procedura si determinerà infatti anche il tasso fisso che andrà a pesare sulla rata di rimborso del finanziamento.

I decreti attuativi in arrivo sulle uscite agevolate

Discorso diverso per i decreti attuativi che saranno indirizzati a definire con precisione i requisiti utili per beneficiare della c.d. APE social, l'anticipo agevolato destinato ai lavoratori in difficoltà.

I provvedimenti dovranno definire chi vi potrà accedere, fermo restando quanto già previsto in via generale dalla legge di bilancio 2017. L'attesa riguarda anche i lavoratori precoci, che attendono proprio uno specifico Dpcm con le indicazioni delle categorie di impieghi che saranno considerate passibili di tutela. Ricordiamo infine che l'accesso al prepensionamento resta legato ai fondi stanziati anno per anno ed oggetto di un apposito monitoraggio.

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