Le news sulle Pensioni aggiornate ad oggi, venerdì 24 febbraio, hanno come punto di riferimento l'approvazione del decreto Milleproroghe, che ha ottenuto il definitivo via libera dalla Camera nelle ultime ore. All'interno del decreto è contenuta una norma importante per tutti i pensionati, di cui già si era parlato nei giorni scorsi. Adesso è arrivata l'ufficialità. Intanto segnaliamo una notizia che non ha trovato un ampio risalto nelle altre testate giornalistiche, ma che in realtà riguarda da vicino proprio la professione del giornalista.

Taglio pensioni posticipato al 2018

Il Decreto Milleproroghe, approvato ieri dalla Camera, sancisce il rinvio al 2018 del taglio dello 0,1 per cento delle pensioni, cifra che i pensionati avrebbero dovuto restituire allo Stato a causa di un'inflazione cresciuta meno rispetto alle attese. Era stata una circolare dell'Inps nel mese scorso a sollevare la questione. Il primo ad opporsi era stato Ivan Pedretti, segretario generale dello Spi-Cgil. Quindi era stata la volta di Cesare Damiano. Secondo il presidente della Commissione Lavoro alla Camera dei Deputati, occorreva evitare tale misura, posticipandola al 2018 attraverso l'utilizzo del Decreto Milleproroghe. L'ex ministro del Lavoro è stato preso di parola e ieri si è posta la parola fine a quello che sarebbe potuto essere un nuovo caso all'interno del tema previdenziale.

Pensioni giornalisti professionisti, come cambiano i requisiti

Un interessante approfondimento sulla riforma pensioni per il 2017 a cura del portale Investire Oggi mette in luce i cambiamenti nell'INPGI, il fondo sostitutivo per i giornalisti professionisti, a partire da quest'anno. Fino al 2016, l'INPGI aveva goduto una netta autonomia rispetto all'Inps.

La riforma Fornero del 2011 non aveva infatti modificato i requisiti di accesso alla pensione per gli iscritti al fondo INPGI. Dal 2017 però la musica è destinata a cambiare. Il tetto dell'età pensionabile sarà alzato a 66 anni e 7 mesi, come per tutti gli altri lavoratori. Fino allo scorso anno erano richiesti 65 anni agli uomini, 62 anni alle donne.

L'aumento sarà però graduale. Nel 2017 si arriverà a 66 anni per gli uomini, 64 per le donne. Nel 2018, gli uomini potranno andare in pensione dopo aver raggiunto i 66 anni e 7 mesi di età, le donne 65 anni e 7 mesi. L'anno successivo (2019), anche le giornaliste per la pensione di vecchiaia dovranno raggiungere 66 anni e 7 mesi. Cambiano anche i requisiti per la pensione anticipata. Se da una parte resterà fermo il vincolo anagrafico (62 anni), si innalzerà quello dei contributi. Ne saranno necessari 38 nel 2017, 39 nel 2018 e 40 fra due anni, mentre fino al 2016 ne venivano richiesti 35.