Si avvicina la primavera e, con essa, anche lo scottante argomento relativo alle gite scolastiche: molto spesso ci si dimentica delle pesantissime responsabilità che gravano sui docenti accompagnatori, per i quali, va precisato, non è previsto alcun compenso aggiuntivo.

Ormai i docenti sanno perfettamente che l'accompagnare gli studenti alle gite scolastiche equivale ad una fatica enorme, tanto più che i ragazzi, specialmente quelli delle superiori, pianificano le loro azioni indisciplinate proprio con l'obiettivo di aggirare il controllo e la vigilanza dei loro professori.

Gite scolastiche e responsabilità docenti: i fatti di cronaca

Purtroppo, si sono registrati, negli ultimi anni, degli episodi gravissimi come quello relativo alla morte del povero studente di Padova, Domenico Maurantonio, che la notte del 10 maggio 2015 perse la vita cadendo, in circostanze misteriose, da un balcone situato al quinto piano dell'Hotel Da Vinci di Milano. Gli episodi spiacevoli, comunque, stanno già riempiendo le pagine di cronaca: basta ricordare il caso di quello studente bresciano che ha rischiato di morire dopo essersi ubriacato. Il ragazzo venne ricoverato in coma etilico, dopo essersi scolato alcune bottiglie di vino che aveva accuratamente nascosto nello zaino.

Gite scolastiche, cosa dice una sentenza della Corte di Cassazione

Il sito specializzato Informazione Scuola ha parlato diffusamente della questione citando una sentenza della Corte di Cassazione, all'interno della quale si parla dell'obbligo di diligenza preventivo che grava sugli accompagnatori, un obbligo che li costringe a trovare strutture alberghiere che assicurino il più alto grado di sicurezza possibile.Potrete leggere l'intera sentenza a questo indirizzo Web: dirittoscolastico.it/wordpress/wp-content/uploads/Cass.-1769-2012.pdfUna questione, insomma, parecchio discordante e che, spesso, finisce con l'aggiungere nuovi pesi alla già complicata vita professionale del docente, specialmente per chi insegna nelle scuole superiori di secondo grado.