Il Ministro dell'istruzione Fedeli, in un suo intervento su quotidiano romano Il Messaggero, annuncia quali sono i suoi obiettivi principali per la Scuola, fra i quali c'è quello di dare qualità all'istituzione scolastica con un nuovo reclutamento dei docenti. A questo argomento è dedicata una delle deleghe prioritarie che in questi giorni saranno in discussione in Parlamento. Fedeli fa sapere che, per superare il precariato, ci sarà una norma transitoria che permetterà di mettere fine a uno dei problemi maggiori della scuola italiana. Con la legge della Buona scuola, ci sarà un ulteriore piano di assunzione in ruolo dei precari nel 2017-2018, anche se molte cattedre disponibili saranno ancora assegnate ai supplenti in quanto la situazione non potrà essere risolta in un anno.

Le cattedre vacanti andranno, però, via via diminuendo.

Stipendi, il rinnovo del contratto entro 2017

Per valorizzare il ruolo degli insegnanti, secondo il Ministro dell'istruzione, è indispensabile assegnare loro un riconoscimento economico. Il rinnovo del contratto di lavoro dovrà, per questo motivo, sbloccarsi: questo è l'impegno preso dal ministro Fedeli e molto probabilmente andrà in porto entro quest'anno. L'aumento sarà, in media, di 85 euro e anche il bonus di 500 euro verrà riconfermato.

Mobilità dei docenti

A settembre, con l´avvio del prossimo anno scolastico, una parte dell´organico di fatto diventerà organico di diritto e grazie a questo ci sarà maggior mobilità dei docenti. Prevista, solamente per quest´anno, una deroga al blocco dei tre anni della mobilità, ma sarà una mobilità in parte, solo a carattere volontario e non su tutti i posti disponibili.

Verrà dato maggior rigore all'utilizzazione e gestione delle assegnazioni provvisorie. Per quanto riguarda la chiamata diretta da parte dei dirigenti scolastici, Fedeli promette che ci saranno delle modifiche perché il meccanismo, così come è attualmente, non è valido; serve uno strumento più chiaro ed efficiente per poter permettere la chiamata diretta da parte dei dirigenti. Il Miur, insieme ai sindacati, stanno discutendo, per esempio, su quali siano i requisiti che un docente deve possedere; un metodo che, se fosse condiviso, potrebbe superare qualsiasi ostacolo.