Si accende il dibattito tra la Spi Cgil e l'Inps, dopo che nella giornata di ieri sono state segnalate anomalie sui conguagli dei pensionati. Il sindacato ha parlato di "segnalazioni da tutta Italia" e di casi nei quali l'importo erogato dall'Istituto di previdenza sarebbe stato del tutto azzerato". Ma lo scenario apparirebbe comunque variegato, con altri percettori che lamenterebbero di trattenute "operate erroneamente e impropriamente". Tanto che la stessa Cgil è arrivata a chiedere un intervento urgente all'istituto, al fine di normalizzare la situazione e risolvere gli errori.

Sulla base di quanto riportato dalle parti sociali, sembra che i malfunzionamenti potrebbero essere dovuti ad errori della nuova piattaforma fiscale. Il consiglio per coloro che dovessero rilevare delle difformità resta comunque quello di rivolgersi ai patronati, i quali potranno fare il punto della situazione ed in caso di errori aprire una pratica relativa alla ricostituzione dell'assegno.

Il commento dall'Inps: nessuna anomalia sugli assegni

Non si è fatta però attendere la replica dall'Inps, che ha rimarcato come non siano stati rilevati malfunzionamenti sulla piattaforma. L'istituto prosegue citando quanto predisposto dal legislatore in tema di conguagli, ricordando che la normativa prevede l'applicazione di una trattenuta rateizzata nei confronti dei pensionati con un reddito inferiore o uguale a 18mila euro (lordi) annui.

Solo in questi casi l'Inps provvede ad effettuare una rateizzazione (senza interessi) su undici mensilità, spalmando così su più rate l'importo complessivo dovuto dal contribuente. Sarebbe proprio in virtù di questi meccanismi di calcolo che alcuni pensionati si sono trovati a doversi confrontare con un assegno azzerato, essendo stati applicati in forma completa i conguagli dovuti in riferimento alla situazione fiscale dell'anno 2016.

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