Le ultimissime novità sulle Pensioni precoci al 7 marzo 2017 giungono in parte dal web ed in parte dalla partecipazione di due lavoratori alla trasmissione 'Mi manda RaiTre' andata in onda stamane alle 10. Il gruppo dei precoci, si apprende per mano di un post di Roberto Occhiodoro, non supera alcune divergenze interne e si divide. Ecco i dettagli relative ai nomi dei due gruppi e le motivazioni che hanno portato a tale scelta e le ultime novità al 7/3 emerse nel corso della trasmissione.

Pensioni precoci, novità oggi: il gruppo si scinde in 2, troppe divergenze

Sebbene la lotta per la pensione con quota 41 resti un obiettivo comune per tutti i lavoratori, anche all'interno dei migliori gruppi possono capitare delle divergenze insanabili, visto anche l'alto tasso di adesione e le molteplici teste a confronto. Questo fondamentalmente ciò che è accaduto anche all'ormai noto gruppo 'lavoratori precoci uniti a tutela dei propri diritti' che ha perso alcuni membri che hanno fondato un altro gruppo "41 per tutti", che ha già raccolto 5.000 iscritti. Le ragioni di questa spaccatura interna sono state spiegate dall'amministratore dell'originario gruppo Roberto Occhiodoro attraverso un post pubblico su Facebook.

Sabato, scrive, si è svolta a Bologna una assemblea tra gli amministratori, i coordinatori dei Comitati ed i moderatori del gruppo. La ragione dell'incontro doveva avere come fine ultimo, specifica Roberto, quello di pianificare strategicamente le mosse da compiere nei prossimi giorni, settimane e mesi nei confronti del Governo, dei Sindacati e delle opposizioni.

Purtroppo, prosegue, il confronto, necessario anche per sanare divergenze sorte nell'ultimo periodo tra amministrazione e comitati, non ha portato al risultato sperato. Per questa ragione, alla fine dell’incontro, di comune accordo si è deciso che i due gruppi, "lavoratori precoci uniti a tutela dei propri diritti" e "41 per tutti", non potranno riunirsi sotto gli stessi principi ed ognuno dei due, pur avendo un obiettivo di base comune seguirà "le proprie strade indipendentemente l’uno dall’altro perseguendo strategie diverse".

La decisione, spiega Occhiodoro ai suoi colleghi, non è stata facile, si è trattato dice sicuramente di "uno strappo doloroso", ma si è resa inevitabile. Un augurio però resta che "in occasione di eventi importanti possiamo ritrovarci uno accanto all’altro", sebbene, ormai "ognuno perseguirà con il proprio metodo la lotta per l’ottenimento dei propri obiettivi".

Novità pensioni precoci, si torna in Tv per chiedere di abolire l'ergastolo da lavoro

Forte, precisa e chiara la rivendicazione della precoce presente in studio stamane nella trasmissione 'Mi Manda RaiTre'. Carmen Reitano ha avuto modo di ribadire, ospite di Salvo Sottile, quanto 41 anni di lavoro siano una vita e come sia ingiusto essere stati condannati dal Governo, in quanto lavoratori precoci, ad un 'ergastolo da lavoro '.

Ingiusto e scorretto, a detta della precoce, questa ulteriore divisione tra precoci più o meno fortunati che potranno accedere alla misura di Quota 41 predisposta dal Governo, una lotta tra poveri che non ha alcun senso. L'unica soluzione, dice la Reitano, sarebbe quella di approvare il DdL 857 di Damiano che metterebbe tutti d'accordo. Intervenuto tramite collegamento esterno per il Comitato Veneto anche il precoce Valerio Zennaro che pur avendo 43 anni di lavoro alle spalle non potrà accedere alla pensione con quota 41, perché tagliato fuori da tutte le sottocategorie di beneficiari indicate dal Governo. Una situazione, dicono all'unisono, insostenibile a cui il Governo dovrebbe porre rimedio. Sarà questa però la volontà politica dell'esecutivo e soprattutto, si chiedono preoccupati, entro quanto verranno firmati i decreti attuativi tanto attesi?