Si è tenuto nel pomeriggio di ieri il nuovo confronto tra Governo e sindacati in merito alla riforma previdenziale ed alle opzioni di tutela e di flessibilità decise all'interno della Legge di bilancio 2017. Al momento il giudizio delle parti sociali sembra essere sospeso in attesa dei provvedimenti definitivi, mentre tutti sottolineano l'importanza di accelerare la definizione dei decreti attuativi, anche considerando che i tempi per l'avvio dell'APE al prossimo primo maggio sono sempre più stretti. Resta il fatto che molti vincoli per l'anticipo pensionistico (APE) e per la quota 41 in favore dei lavoratori precoci sembrano ancora distanti dal potersi sciogliere, mentre la finestra per l'inoltro delle domande si chiuderà a giugno.

Vediamo insieme quali sono stati i riscontri in arrivo dai rappresentanti delle tre sigle che hanno partecipato all'incontro.

Il commento di Roberto Ghiselli, Segretario confederae della Cgil

Parla di un confronto utile Roberto Ghiselli, "anche se le risposte su molti punti sono state del tutto insufficienti". Il Segretario confederale della Cgil ha espresso per il sindacato le proprie perplessità, con particolare riferimento alle procedure che si stanno definendo con i provvedimenti attuativi. Si parla di fissare una data rigida alla presentazione delle domande, di prevedere un criterio di sei anni di lavoro continuativo per coloro che svolgono lavori gravosi (escludendo così molti settori dell'edilizia) e della "impossibilità per i lavoratori disoccupati per scadenza del contratto a termine di rientrare tra i precoci o nell'Ape social".

Altri riscontri sono rimasti invece interlocutori, motivo per il quale la Cgil ha deciso di sospendere il proprio giudizio fino a quando i decreti non risulteranno approvati.

Proietti chiede di accelerare i provvedimenti attuativi

Anche Domenico Proietti della Uil ha chiesto di velocizzare la definizione dei decreti attuativi per il pacchetto previdenza.

"Il Governo deve assolutamente accelerare" ha spiegato il sindacalista, ribadendo la necessità di evitare che si producano nuovi ritardi. L'urgenza riguarda l'arrivo dei Dpcm, che è necessario "varare in tempi utili" con lì'obiettivo di consentire ai cittadini di poter fruire dei nuovi meccanismi di flessibilità, "in particolare per i lavoratori precoci, il cumulo contributivo gratuito, i lavori usuranti e l'APE social".

Da parte del sindacato, è stata ribadita la promessa a proseguire il pressing sull'esecutivo per una soluzione rapida e positiva.

Petriccioli: evitare interpretazioni troppo restrittive

Dalla Cisl si registrano le nuove dichiarazioni del Segretario Confederale Maurizio Petriccioli, che evidenzia la necessità di "evitare un'interpretazione troppo restrittiva della LdB" perché questo approccio potrebbe risultare un limite per "la portata innovativa dell'intesa del 28 settembre sulla previdenza". Restano comunque ancora in essere i dubbi in merito alle situazioni già sollevate: Il sindacato chiede quindi all'esecutivo di "sciogliere le riserve" sulle questioni in essere, a partire dall'anticipo pensionistico (APE) per proseguire con l'accesso alla pensione per i lavoratori precoci e per chi svolge attività gravose.

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