Sui voucher lavoro tanto si è discusso dalla loro entrata in vigore. Le trattative promosse dalle parti sociali nelle ultime settimane hanno infatti portato sul tavolo delle negoziazioni politiche varie proposte da sottoporre al vaglio delle istituzioni, tutte aventi come scopo la riduzione degli abusi legati allo sfruttamento del lavoro accessorio. Vi è un malessere diffuso tra i lavoratori, i quali accusano il Governo e le Istituzioni di favorire il lavoro nero e la precarietà tramite un sistema che lascia loro privi di tutele e garanzie. Portavoce di questo disagio negli ultimi tempi è stata la Cgil che, facendo pressione sulla fissazione di una data certa che permettesse la consultazione popolare, ha spinto i rappresentanti in Parlamento ad ufficializzare la data del Referendum sui voucher lavoro, che si terrà il 28 maggio 2017.
Il tema sul quale gli italiani saranno chiamati a decidere è "l'abrogazione di disposizioni limitative della responsabilità solidale in materia di appalti" e "l'abrogazione di disposizioni sul lavoro accessorio (voucher)".
Secondo quanto affermato dalla Camusso, la segretaria generale Cgil, quello che si chiede tramite questo Referendum è prima di tutto la cancellazione di una forma di precarietà legalizzata. Secondo la stessa "le aziende che utilizzano i voucher lo fanno in maniera legale", dunque non ci troviamo di fronte ad un illecito ma, ha aggiunto poi, "ci troviamo di fronte all’ennesima legge che permette la degradazione del lavoro e che sostituisce lavoro ordinario e contrattato con i voucher".
Fino ad ora, al fine di di frenare la corsa all'abuso dei voucher lavoro, una serie di disposizioni sono state emesse, in particolare, Il Nuovo Testo Unico adottato dalla Commissione Lavoro, per chi usa i voucher in modo improprio, ha previsto:
- la trsformazione obbligatoria del rapporto di lavoro a tempo indeterminato;
- l'irrogazione di sanzioni amministrative che vanno da 600 euro a 3.600 euro.
Come sappiamo, inoltre, per tutte le aziende che non rispetteranno i limiti giornalieri, i tetti reddituali e il monte ore, è stato previsto un blocco automatico all'acquisto dei voucher lavoro.
Ma a denunciare l'incoerenza di questo sistema, che promette tutele e non garantisce i dovuti controlli, sono stati in primis i lavoratori che, come specificato dalla Camusso, hanno potuto cogliere "la contraddizione tra ciò che veniva raccontato e ciò che realmente accadeva e accade. I voucher, come gli appalti sono diventati il simbolo questo progressivo degrado del lavoro" ha aggiunto poi la stessa "per questo sono convinta che il quorum si raggiungerà”. Gli italiani quindi al Referendum del 28 maggio 2017 saranno chiamati ad esprimersi non solo sui voucher ma, come abbiamo accennato all'inizio, anche sulla responsabilità solidale in tema d’appalti.