Il dossier sull'anticipo pensionistico di stampo volontario continua ad arricchirsi di nuovi dettagli, man mano che i tecnici proseguono il delicato lavoro di limatura in corso sin dalla prima approvazione della misura, avvenuta nella legge di bilancio 2017. Con gli scorsi articoli vi abbiamo anticipato che difficilmente il provvedimento potrà arrivare assieme all'APE sociale, pertanto la data di avvio dell'operazione non coinciderà con quella indicata inizialmente, ovvero il prossimo primo maggio 2017. Ma sulla vicenda cominciano ad emergere con chiarezza anche altri dettagli operativi, come quelli riguardanti le soglie di importo minimo e massimo per l'anticipo previdenziale e le relative percentuali di copertura dell'assegno.

Pensioni flessibili e APE2017: ecco importi e percentuali dell'operazione

Partiamo dai nuovi limiti di legge legati agli importi minimi e massimi sull'APE volontaria, segnalando che nel primo caso si dovrà chiedere un importo corrispondente ad almeno 150,00 euro, mentre la durata minima del prestito al di sotto della quale non sarà possibile avviare l'operazione corrisponde a 6 mesi. Per quanto riguarda invece il limite massimo raggiungibile, questo corrisponderà al 75% per tutti coloro che distano più di tre anni dalla quiescenza, all'80% per chi si trova tra i due ed i tre anni ed infine al 90% per chi dista meno di un anno dall'ingresso nell'Inps.

Le altre misure di costo per l'uscita pensionistica di mercato

Al fianco dei vincoli appena elencati, troviamo poi gli altri costi previsti con l'adesione all'APE volontaria, a partire dalla stipula di una polizza assicurativa che passa con l'ultimo aggiornamento dal 29% al 30% del capitale. Lo scopo consiste nel salvaguardare gli eredi da un'eventuale ipotesi di premorienza, pertanto la sottoscrizione risulta vincolante.

Resta invece confermato il tasso del prestito di cui vi abbiamo parlato negli scorsi articoli, corrispondente a circa il 2,75% per anno (TAN). il costo complessivo dovrebbe comunque essere inferiore al 5%, mentre il contribuente potrà beneficiare delle detrazioni fiscali del 50% rispetto alla quota di interessi versata.

Prosegue l'attesa per la definizione dei Dpcm

Nonostante continuino ad emergere nuovi dettagli sulla vicenda, non sarà possibile mettere la parola fine fino a quando non arriveranno i decreti attuativi da parte del Governo. Anche dall'Inps hanno sottolineato l'importanza di questo passaggio, spiegando che da parte dell'Istituto è stato già predisposto tutto quanto risulta necessario, a partire dall'applicativo utile per la simulazione del prestito pensionistico. Come da nostra prassi, restiamo a disposizione nel caso desideriate aggiungere un nuovo commento nel sito in merito alle ultime novità che vi abbiamo riportato. Se invece preferite ricevere i prossimi aggiornamenti sulle pensioni vi ricordiamo di utilizzare la funzione segui che trovate in basso, dopo la conclusione dell'articolo.