A margine dell'incontro di oggi sulla riforma Pensioni fase 2 aggiornato al 4 maggio prossimo, i sindacati manifestano la propria "preoccupazione" per il possibile rinvio dell'attivazione dell'Anticipo pensionistico volontario e di quello sociale per i quali l'esecutivo si è impegnato a emanare i decreti attuativi in tempo per consentirne l'entrata in vigore a partire dal primo maggio 2017. In ogni caso il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Giuliano Poletti, ha confermato oggi (6 aprile) che verrà rispettata la data del 1° maggio. Nel giorno della festa dei lavoratori in molti dovrebbero poter presentare la domanda per l'uscita anticipata dal lavoro con la formula del prestito ventennale erogato dalle banche e coperto dalle assicurazioni.

Pensioni, sindacati al Governo: per Ape rispetti scadenza 1 maggio

"Sarebbe gravissima - hanno commentato in una nota congiunta i segretari confederali di Cgil, Cisl e Uil - la non entrata in vigore il primo maggio della fase 1. Chiediamo che i decreti - hanno aggiunto Roberto Ghiselli, Maurizio Petriccioli e Domenico Proietti - siano operativi dal primo maggio". Nonostante le preoccupazioni espresse dalle organizzazioni sindacali di categoria, il ministro Poletti al termine dell'incontro di oggi sulla riforma pensioni fase 2 ha confermato che l'Anticipo pensionistico partirà nei tempi previsti. Nelle prossime ore arriverà invece, secondo quanto annunciato dal ministro del Lavoro, un nuova norma specifica per l'estensione dell'Ape sociale alle persone impegnate in lavori gravosi.

Cisl: fase 2 riforma pensioni tenga conto di flessibilità e adeguatezza

A parte le preoccupazioni espresse per i ritardi relativi all'Anticipo pensionistico, i sindacati sembrano apprezzare la linea del confronto e del dialogo con le parti sociali scelta dal Governo Gentiloni sulle ore del cammino segnato dal precedente esecutivo guidato dal premier Matteo Renzi.

"Il confronto che si apre col Governo sulla fase due dell'intesa - ha dichiarato a margine dell'incontro con Poletti il segretario confederale della Cisl - individua assi di intervento importanti per ridisegnare la capacità del sistema previdenziale di offrire risposte efficaci alle esigenze - ha proseguito Maurizio Petriccioli - di flessibilità nel pensionamento e di adeguatezza delle prestazioni previdenziali future che interesseranno soprattutto - ha sottolineato il dirigente sindacale - le giovani generazioni".