Le ultime notizie sulle pensioni, ad oggi, sabato 8 aprile 2017, sono relative alle preoccupazioni espresse dai rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil in merito all'entrata in vigore della fase 1 della riforma Pensioni. Roberto Ghiselli, Maurizio Petriccioli e Domenico Proietti hanno sottoscritto una nota unitaria in cui si ribadisce come sarebbe 'gravissimo' se il primo maggio non dovessero partire le domande per l'Ape, soprattutto per quanto riguarda l'Ape Sociale. I dubbi nascono, naturalmente, dall'attesa per i decreti attuativi tanto più che l'Inps sarà chiamata a diramare delle circolari che contengano le istruzioni necessarie per recepire le domande: è chiaro che, fin quando non verranno emessi i decreti, queste operazioni non possono essere effettuate.

Ultime notizie pensioni, sabato 8 aprile 2017: Antonina Cicio fa un'opportuna precisazione

Dobbiamo segnalare, inoltre, un post 'chiarificatore' firmato da Antonina Cicio, una delle principali rappresentanti del gruppo 'Lavoratori precoci uniti a tutela dei propri diritti' in merito allo spostamento della data relativa alla manifestazione davanti al Parlamento, inizialmente prevista per il 4 maggio: nel post viene precisato che la manifestazione è organizzata dal gruppo con l'appoggio dei sindacati. La precisazione era assolutamente necessaria per rispondere a coloro che, in tono polemico, hanno affermato che 'il sindacato di noi se ne frega e che ci ha preso in giro perché per quella data era prevista un'altra manifestazione'.

'Siamo stati noi a sbagliare per troppa fretta' ha rimarcato Antonina Cicio, 'ora stiamo cercando un'altra data dove siano tutti disponibili, noi e i sindacati. La questione è rimandata solo di qualche giorno'.

Riforma pensioni, ultime notizie: fase 2 pronta a partire, la strada si presenta tutta in salita

Intanto, il Ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, guarda già avanti, a quella che rappresenterà la fase 2 della riforma pensioni, che riguarderà la previdenza dei giovani lavoratori e delle donne, affrontando il delicatissimo tema relativo all'adeguamento delle previsioni di vita.

Saranno diverse le tematiche e le proposte che verranno messe sul tavolo a cominciare dagli incentivi alla previdenza complementare oltre alla pensione contributiva di garanzia per i giovani: quest'ultima soluzione dovrebbe essere rappresentata da una sorta di assegno minimo a cui poi dovrà essere sommato quello che il lavoratore maturerà in base ai contributi che verranno versati.

Una trattativa, quella tra Governo e sindacati, che si preannuncia tutta in salita, soprattutto perché si dovrà tenere conto di carriere lavorative, quelle per i giovani, sempre più discontinue e precarie; nello stesso tempo, il Governo insisterà sul fattore inerente l'attuale situazione sociale e demografica del nostro Paese, ed in particolar modo sulla sempre più alta aspettativa di vita.