Arrivano novità circa le pensioni 2017 ed in particolare per quanto riguarda l'anticipo pensionistico denominato Ape Sociale. Sono diverse le correzioni che saranno necessarie sul decreto attuativo che regola l'anticipo pensionistico per il biennio 2017/2018. Esso dovrebbe infatti consentire l'anticipo della pensione a tutti coloro che hanno 63 anni di età e che hanno almeno trenta anni di contributi, 36 se sono lavoratori precoci. Visti i ritardi che ci sono stati in questi giorni, bisogna rivedere diversi punti. Il primo maggio infatti sarebbe dovuto essere il giorno dell'avvio dell'anticipo pensionistico ma i ritardi sono sotto gli occhi di tutti.
Il Dpcm sull'Ape volontaria è ancora da terminare. Il Consiglio di Stato suggerisce delle modifiche sulle tempistiche e anche sulla platea di beneficiari ma sarà sempre il governo poi a dover mettere il tutto 'su carta'. Vediamo nel dettaglio tutte le proposte fatte.
Le diverse correzioni che sono state proposte
Innanzitutto, da quanto si evince dal parere del Consiglio di Stato, mancherebbe una copertura legislativa sulla scelta di aver esteso l'Ape Social anche agli agricoli e anche a tutti coloro che non hanno i requisiti per la Napsi. Andrebbe dunque rivista la norma così come andrebbero rivisti anche i termini. Innanzitutto bisognerebbe estendere il termine del 30 giugno. Considerando che vi sono diversi ritardi sui decreti e sulle approvazioni e pubblicazioni degli stessi, sarebbe ragionevole estendere il termine di presentazione delle domande fino al 31 luglio.
Il Consiglio di stato inoltre dichiara che va corretta anche la parte del cumulo tra assegno Ape Sociale e i redditi da lavoro che vanno tra il 4800 euro e gli 8 mila euro annui. Dunque il testo va limato e corretto.
Cosa accadrà dopo che verranno effettuate le correzioni?
Il Decreto attuativo dell'Ape sociale potrebbe subire le correzioni proposte dalla Consiglio di Stato e successivamente verrà sottoposto al giudizio della Corte dei Conti. Solo dopo il parere favorevole di quest'ultima si potrà procedere alla pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.
Ancora manca il protocollo ministeriale e anche la circolare Inps, ma si potrebbe partire anche per la fine di maggio, in una visione ottimistica delle cose.
Per quanto riguarda la situazione su Ape Volontaria e quota 41 precoci continuano ad esserci dei dubbi nonostante un dibattito che dura ormai da mesi. I tempi per l'Ape volontaria infatti si prospettano ancora lunghi.
Non si hanno ancora novità circa gli accordi che verranno presi con le banche. Vi ricordiamo che l'Ape volontaria concede l'anticipo pensionistico a coloro che hanno 63 anni e almeno 20 anni di contributi con un prestito assicurato da rimborsare. Proprio per questi ritardi e per una situazione poco definita emerge il malcontento di tutti i precoci. Questi hanno organizzato una manifestazione davanti a Montecitorio per l'11 maggio. Sul gruppo 41xtutti lavoratori uniti, non sono mancati i commenti e le repliche agli interventi dei segretari nazionali della Cgil, Cisl e Uil, in occasione della Festa del Lavoro. Riusciranno questi lavoratori ad avere in breve termine le risposte che cercano?