Continua a tenere banco l'argomento della riforma Pensioni 2017 in Italia, ormai diventato tema più che mai di attualità e di interesse del popolo italiano. Dopo avervi parlato dei ritardi e del rinvio dei decreti su Ape e quota 41, le ultime novità sulle pensioni, manco a dirlo, non sono così positive, perché come riportato ilMattino.it, nel 2019 ci potrebbe essere un ulteriore allungamento dell'età pensionabile di circa 4 mesi rispetto ai requisiti attuali.

Pensioni: dal 2019 4 mesi in più? Lo dice l'Istat

Da come si legge sul sito del quotidiano di Napoli, infatti, si legge come il campo delle pensioni sia davvero minato e pieno di incertezze.

Alla domanda sul quando si potrà andare in pensione (ecco i requisiti per andare in pensione nel 2017), infatti, difficilmente gli italiani sanno come rispondere. E questo non è dovuto tanto alla scarsa conoscenza delle norme, anzi, ultimamente ci si informa molto di più, ma perché dal 2019 in poi le stesse regole sono tutt'altro che una certezza. Queste, infatti, si basano sull'indicatore demografico della speranza di vita a 65 anni e di conseguenza, se dovesse aumentare i requisiti si allungheranno ulteriormente di qualche mese. Il problema, però, è che le verifiche sull'andamento della speranza di vita vengono fatte l'anno prima per l'anno successivo.

E in base a quanto emerge dagli ultimi dati riportati dall'Istat, nel 2019 l'età pensionabile dovrebbe alzarsi ancora di più.

Come già detto, di circa 4 mesi rispetto al requisito attuale. Per quanto riguarda la pensione di vecchiaia per i lavoratori del settore pubblico, dunque, si passerebbe da 66 anni e 7 mesi a 66 anni e 11 mesi o addirittura a 67 anni. Per i lavoratori del privato, invece, che saranno già sottoposti ad un altro scatto il prossimo anno a prescindere dall'andamento del dato demografico, arriverebbero ai 67 anni ma in maniera più brusca.

Di conseguenza, anche la tanto discussa pensione anticipata subirebbe un incremento e si passerebbe: per gli uomini a 43 anni e 2-3 mesi rispetto ai 42 anni e 8 mesi attuali, mentre per le donne sarà prevista la stessa soglia ma potranno contare su uno sconto di un anno. La speranza di vita è un requisito fondamentale per l'ottenimento della pensione dal passaggio della riforma Fornero nel 2011.

Proprio pochi giorni fa l'Istat ha pubblicato le nuove previsioni demografiche fino al 2065, che indicano un incremento, leggero ma sempre in positivo. Insomma, un futuro più che mai incerto per i lavoratori italiani, che potrebbero vedere allontanare ancor di più il già lontano diritto alla pensione.