Continua a tenere banco il tema riforma Pensioni 2017 diventato ormai uno degli argomenti più discussi in Italia dell'ultimo periodo. Soprattutto perché le incertezze riguardanti Ape social e quota 41 non accennano a diminuire e dopo la fumata nera, gli umori sono decisamente a terra e le notizie poco rassicuranti. Il Consiglio di Stato, infatti, nei giorni scorsi ha "rimandato" il decreto attuativo per l'Ape social formulando una serie di correttivi. Questo significa che la palla deve ritornare prima al Consiglio dei Ministri e poi alla Corte dei Conti.
E lo stesso discorso vale anche per la pensione anticipata tramite quota 41 per i lavoratori precoci.
I correttivi per Ape social e per quota 41
Di conseguenza, ci sarà un ritardo per l'avvio della nuova riforma pensioni e sono slittati anche i termini per l'avvio della presentazione delle domande, fissato al 1° maggio. Ed è proprio quest'ultimo punto che ha suscitato le maggiori discussioni perché per Palazzo Spada è uno dei punti più problematici: il decreto iniziale fissava il termine di scadenza al 30 giugno, ma con l'attenta analisi da parte del CdS, dopo i ritardi da parte del Governo, il suggerimento è quello di prorogare la data fino al 31 luglio.
Ape social e quota 41, quindi, rischiano di slittare a data da destinarsi.
Per sopperire a tutti questi problemi, dunque, il Consiglio di Stato ha proposto anche che ci sia una validità retroattiva alla data dell'1 maggio per rispettare la maturazione del diritto. In sostanza, anche se le domande di accesso ai provvedimenti arrivano con ritardo, nel momento in cui saranno verificati i requisiti e sarà dato il via libera, queste avranno validità a partire dalla data fissata in principio dell'1 maggio.
Sempre sul tema riforma pensioni e uscita anticipata, un altro problema riguarda una serie di novità, come l'estensione agli operai agricoli e ai disoccupati (da almeno 3 mesi) dell'Ape social. Il Consiglio di Stato, inoltre, ritiene opportuno che bisognerebbe, una volta accertati i requisiti per poter accedere agli interventi, corrispondere l'Ape o la pensione anticipata con quota 41 entro il mese successivo al mese di presentazione della domanda da parte del lavoratore interessato, con la decorrenza però, come già detto, fissata alla data dell'1 maggio. Non ci resta che attendere. Ancora una volta.