Altro che 1 maggio come previsto nella legge di Bilancio 2017, tardano ad arrivare i decreti attuativi della prima parte della riforma Pensioni. In particolare, si resta intanto in attesa dei provvedimenti della presidenza del consiglio dei ministri che daranno il via all'Anticipo pensionistico volontario e alla Quota 41 per il pensionamento di una parte dei lavoratori precoci. La firma del premier Paolo Gentiloni finora è stata apposta solo sul dpcm per l'Ape sociale rivolto ai "soggetti deboli".

Anticipo pensionistico volontario, si attende il decreto

Il Governo Gentiloni si trova dunque in seria difficoltà, visto il ritardo con cui si sta procedendo per l'emanazione dei decreti attesi già per il primo marzo scorso per l'attivazione delle misure entro il primo maggio. Ma questo finora solo sulla carte, i decreti non sono stati firmati, a quanto pare, per diverse problemi tecnici e burocratici. Diverse le sollecitazioni dei sindacati al governo a fare presto, ma le risposte da Palazzo Chigi ancora tardano ad arrivare. Sull'avvio dell'Ape "bisogna fare presto", ha ribadito oggi il segretario generale della Cisl. Bisogna "accelerare i tempi - ha aggiunto Annamaria Furlan - perché siamo già in ritardo".

Oltre a chiedere l'impegno dell'esecutivo la Cisl chiede l'impegno di tutti i sindacati. "Tutti assieme - ha sottolineato la dirigente sindacale oggi a margine del congresso regionale della Cisl in Val d'Aosta - dobbiamo metterci a disposizione".

Pensioni, sollecitata al governo proroga Opzione donna

La Furlan chiede un impegno "in particolare per l'Ape sociale che doveva partire il 1 maggio - ha ricordato - e di cui si sta accumulando un ritardo che non è accettabile".

Il decreto per l'Anticipo pensionistico sociale è già stato firmato nelle scorse settimane dal presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, ma la misura - per la quale si prevede un boom di richieste - non è stata ancora attivata". Il 10 maggio, intanto, tornerà a riunirsi il tavolo di confronto governo-sindacati sulla fase 2 della riforma pensioni dalla quale si attendono significative novità su giovani e donne.

Il presidente della commissione Lavoro e previdenza sociale del Senato, Maurizio Sacconi, e tutti i gruppi parlamentari hanno sollecitato all'esecutivo la proroga del regime sperimentale di Opzione donna per la pensione anticipata delle lavoratrici. Anche su questo capitolo si attendono risposte da parte del Governo Gentiloni, risposte che, anche in questo caso, tardano ad arrivare.