Arrivano novità sulla bozza di circolare del ministro dell'Istruzione, Valeria Fedeli, sulla Scuola: dal prossimo anno scolastico potrebbero essere previste cattedre "extralarge", con un numero di ore superiore a diciotto. L'indiscrezione è riportata dal quotidiano Italia Oggi e prevede che, nelle scuole superiori, possano essere predisposti posti fino a venti ore di servizio settimanale al fine di evitare l'insorgenza di esuberi e di soprannumerari. La bozza del Miur, attesa per la fine di questa settimana o per la prossima, introduce, pertanto, dei cambiamenti rispetto all'attuale disciplina che prevede che le ore di insegnamento frontale debbano essere pari a diciotto ore.
Insegnamento scuola superiore 2017/18: bozza Miur, fino a 20 ore frontali?
Tuttavia, le 18 ore di insegnamento frontale dei docenti delle scuole superiori hanno creato svariati problemi che non sono stati risolti del tutto con l'introduzione delle cattedre del potenziamento della riforma della Buona scuola. E' vero che con il potenziamento è stato possibile far fronte alle emergenze delle sostituzioni, ma la predisposizione di tutte le cattedre a diciotto ore ha determinato, spesso, la non possibilità di assemblare gli spezzoni al fine di rispettare il limite delle ore di insegnamento, fissato, per l'appunto, in diciotto. Con conseguenti problemi di soprannumerarietà per i quali il ministero dell'Istruzione ha intenzione di costituire cattedre che vadano al di là delle diciotto ore, ma fino ad un massimo di venti ore totali o anche di più per casi del tutto eccezionali.
Tuttavia, la novità dell'amministrazione scolastica non sarebbe esente da questioni di tipo contrattuale. Infatti, spiega il quotidiano economico, il limite delle diciotto ore è fissato dal contratto. Come potrebbero essere considerate, pertanto, le due ore di eccedenza?
Cattedre scuola fino a 20 ore, ultime novità Miur: è considerato straordinario?
Le ore eccedenti di lezione nella scuola dei docenti, per quanto possano essere retribuite regolarmente e per tutto l'anno scolastico, costituirebbero, in ogni modo, ore di lavoro straordinario. E, pertanto, dovrebbero essere proposte ai docenti interessati che avrebbero libertà di accettarle o meno.
Ipotesi, quest'ultima, che però non costituirebbe la regola in quanto i docenti, di fronte alla prospettiva di diventare soprannumerari, accetterebbero la proposta di svolgere un numero maggiore di servizio nella scuola. Di contro, nemmeno l'assegnazione d'ufficio sarebbe un'ipotesi plausibile in quanto scartata dalla giurisprudenza che la considera una violazione del contratto.