A partire dal 16 giugno molti lavoratori possono fare richiesta per andare in pensione a 63 anni. Grazie all'Ape Social prevista dal governo alcune categorie di prestatori di Lavoro potranno mettersi definitivamente a riposo. A tal fine sarà necessario inviare all’inps, in via telematica, le apposite domande. Si potrà così anticipare l’età del pensionamento a beneficio anche di un ricambio generazionale e dell'ingresso dei più giovani nel mondo del lavoro. Secondo le stime del governo sono circa 35mila i lavoratori che nel 2017 potranno andare a risposo per l’ape social.

Chi eventualmente avesse già inoltrato la domanda dovrà inviarla nuovamente in quanto la stessa sarà valida solo adesso per l'avvenuta pubblicazione del decreto in gazzetta ufficiale.

Tutti coloro che saranno interessati avranno tempo fino al 15 luglio per poter presentare la domanda. Scaduto il termine per il 2017 non sarà più possibile richiedere l'accesso all’ape social. Vediamo che cos’è l’ape e quali sono le categorie di lavoratori che ne possono beneficiare.

Cos'è l'ape social

L’ape social è l’anticipo pensionistico istituito con la legge di stabilità del 2017 che consente di smettere di lavorare a 63 anni senza alcun tipo di penalizzazione. Si potrà dunque anticipare rispetto a quanto stabilito dalla legge Fornero che prevede il pensionamento a 66 anni e 7 mesi.

La spesa prevista dal governo per le domande del 2017 è di 300 milioni. Una volta scaduto il termine per inviare la richiesta verrà effettuata una graduatoria entro il 15 ottobre con i nominativi di coloro che avranno diritto al pensionamento anticipato. Qualora le risorse non fossero sufficienti per soddisfare tutte le domande avranno priorità i più vicini all’età per la pensione di vecchiaia.

Beneficiari dell’ape social

L’accesso è riservato solo a talune categorie di lavoratori pubblici e privati che si trovano in condizioni di particolari difficoltà. Si tratta di:

  • i disoccupati che abbiano superato i 63 anni e che non godono più del sussidio previsto per la disoccupazione da almeno 3 mesi.
  • i lavoratori che, da almeno 6 mesi, devono assistere il coniuge o un parente di primo grado convivente che sia affetto da un grave disabilità.
  • invalidi civili che abbiano un grado di invalidità pari o superiori al 74%
  • coloro che svolgono o abbiano svolto i cosiddetti lavori usuranti.

L’indennità è corrisposta per 12 mensilità all’anno.

Requisiti per l'accesso all'ape social

Per poter usufruire dell’ape social bisogna aver compiuto 63 anni di età e aver maturato almeno 30 anni di contributi. I contributi saranno 36 per i lavoratori usuranti.

L’importo della pensione non potrà superare i 1500 euro lordi al mese.

Chi vorrà andare in pensione con l’ape social 2018 dovrà presentare la domanda entro il 31 marzo dell’anno prossimo.