In questo articolo vi daremo nuovi aggiornamenti su uno dei temi più caldi di sempre in Italia: le Pensioni. Vi forniremo alcune informazioni sugli attuali movimenti politici e la questione Ape social all'11 Giugno 2017. L'Ape social è una normativa in vigore dallo scorso 1 Maggio (anche se per alcuni disguidi è stata approvata solo a metà di tale mese) ed è un acronimo, che sta per 'Anticipo pensionistico'. La normativa prevede un assegno mensile destinato a coloro che hanno compiuto almeno 63 anni, a patto che non lavorino (perché magari licenziati) e che non risultino essere titolari di una pensione diretta.

Pensioni: ultime su Ape social

Ci sono importanti novità sul tema Ape social. E' attualmente possibile presentare le domande per l'assegno mensile. Esse potranno essere inviate fino al 15 Luglio 2017, a patto che si abbiano a disposizione i requisiti richiesti. Sono queste le principali indicazioni rese note dal decreto attuativo firmato dal premier Gentiloni. Tuttavia, il provvedimento prevede anche la possibilità di soddisfare le richieste giunte anche dopo la scadenza, nel caso in cui avanzassero alcuni fondi. Inoltre, gli interessati che raggiungeranno i requisiti solamente nel 2018, avranno tempo di presentare domanda fino al 31 Marzo prossimo.

Pensioni: le dichiarazioni di Renzi sulla quattordicesima

L'ex presidente del consiglio Matteo Renzi ha annunciato su Facebook che a breve sarà prevista la quattordicesima per tutti coloro che hanno pensioni minime. Intanto, il segretario del Partito democratico si è congratulato su Twitter con il premier Gentiloni per la firma dei decreti per l'anticipo pensionistico.

Milioni di italiani avranno dunque la possibilità di avere una pensione anticipata (rispetto ai tempi standard) grazie all'istituzionalizzazione dei due ultimi decreti Ape (social e precoci).

Pensioni: a chi è destinata l'Ape social?

L'Ape social è destinata a quelle categorie di lavoratori che svolgono alcuni tipi di attività da almeno sei anni.

Tra i lavori citati, rientrano quelli di: operaio di industria estrattiva; operaio edile; conduttore di mezzi pesanti o di veicoli ferroviari; conduttore di gru; addetto all'assistenza personale verso individui che non godono di autosufficienza; facchino; personale non qualificato svolgente servizi di pulizia; addetto ad attività infermieristiche e ostetriche presso strutture ospedaliere, conciatore, addetto allo spostamento merci, insegnante di asilo nido o scuole dell'infanzia ed operatore ecologico.

Ricordiamo che tale normativa è destinata, inoltre, ai disoccupati senza alcun ammortizzatore sociale; ai lavoratori che assistono un parente od un coniuge disabile; oppure a lavoratori (sia dipendenti che autonomi), che soffrano di una riduzione di capacità lavorativa pari o superiore al 74%. Per aggiornamenti sui temi Lavoro e Pensioni, cliccate Segui.