Riprendiamo il filo del discorso già iniziato in precedenza nella nostra rubrica "Parola ai Comitati" in merito alla sostenibilità del pensionamento tramite l'OD e come strumento di supporto per le situazioni di disagio in età avanzata. Nel pomeriggio di oggi è stato infatti proposto un nuovo sondaggio all'interno del Comitato Opzione Donna Social. L'iniziativa ha ottenuto fin da subito un'attiva partecipazione da parte delle iscritte; vediamo quindi di cosa si tratta e quali sono state le risposte nel nostro nuovo articolo di approfondimento.
Pensioni anticipate e opzione donna, il nuovo sondaggio lanciato sul CODS
Partiamo entrando direttamente nel merito del sondaggio pubblicato nelle scorse ore da Orietta Armiliato, per poi ritornare sulla vicenda attraverso alcuni commenti interpretativi. Il quesito chiede alle iscritte se si ritiene "corretto o meno che le norme diano la possibilità di continuare a prestare attività lavorative anche in presenza di una vigente situazione pensionistica?". Su un campione di 136 risposte pervenute finora, in 104 persone hanno risposto con un voto affermativo, mentre 19 persone hanno risposto con un no. Infine, 5 persone hanno affermato di non avere una posizione precisa sulla questione. Sebbene il numero dei partecipanti non possa validare in senso statistico il campione di riferimento, il sondaggio resta un indicatore molto utile per comprendere quali sono alcune delle considerazioni fatte sul nodo previdenziale e sulle uscite anticipate dalle donne iscritte al CODS.
Flessibilità previdenziale, l'idea alla base del nuovo sondaggio
Per quanto concerne invece la motivazione alla base del sondaggio, Armiliato ha spiegato di voler comprendere qual è la posizione delle partecipanti sulla linea sottile che in casi come l'opzione donna divide la questione previdenziale da quella assistenziale. "Lancio questo sondaggio poiché ritengo possa essere interessante valutare, anche se su un campione ristretto, come la pensano le donne che sono in attesa di soluzioni previdenziali per raggiungere la quiescenza e/o che l'abbiano traguardata magari proprio scegliendo l'istituto dell'Opzione Donna", ha quindi spiegato la fondatrice del Comitato.
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