Potrebbero essere gli Uffici scolastici regionali (Usr) a procedere d'ufficio nel periodo di Ferragosto per l'assegnazione degli ambiti ai docenti che verranno assunti nella Scuola per l'anno scolastico 2017/2018 con il procedimento della chiamata diretta dei dirigenti scolastici. E' questa la novità emersa negli ultimi giorni e riportata dal quotidiano Italia Oggi in merito alle procedure per le immissioni in ruolo dei docenti. Operazioni che vedranno la collaborazione dei presidi per la pubblicazione dei bandi inerenti alla scelta dei docenti per la propria scuola e, successivamente, nel visionare i curriculum dei candidati.
Immissione ruolo 2017/2018: pubblicazione bandi scuole e invio curriculum docenti
L'incarico d'ufficio degli uffici scolastici regionali nel passaggio dei docenti dagli ambiti alle scuole sarebbe un deciso cambio di programma rispetto alla prassi sperimentata con la chiamata diretta che, in prima battuta, dovrebbe essere affidata proprio ai dirigenti scolastici. Ma i ritardi che si stanno verificando per l'adozione del decreto del ministero dell'Economia riguardo all'assunzione dei 52 mila nuovi docenti per l'anno 2017/18, potrebbero indurre i presidi ad affidarsi agli uffici scolastici. Infatti, terminate le operazione dei trasferimenti degli insegnanti delle scuole superiori, i dirigenti scolastici stanno adempiendo alle procedure previste dalla chiamata diretta, ovvero stanno pubblicando i bandi delle cattedre vacanti presso le proprie scuole affinché i docenti possano candidarsi e inviare il proprio curriculum vitae.
Ma dati i ritardi del provvedimento dal ministero dell'Economia, è probabile che le operazioni si protraggano fino a Ferragosto ed oltre, in ritardo rispetto ai tempi previsti dal ministro dell'Istruzione, Valeria Fedeli che aveva parlato di conclusione entro il 14 agosto (compresa la firma del contratto dei docenti neoassunti).
Assunzioni docenti scuola 2017/2018: chiamata diretta, curriculum e punteggio
In questa situazione, i presidi non sarebbero d'accordo nel lavorare anche nei giorni dopo la metà di agosto. Pertanto, con la pubblicazione dei bandi dei presidi e la risposta dei docenti interessati, la procedura di passaggio dall'ambito alla sede della scuola dovrebbe avvenire con la chiamata diretta (o per competenze) e, dato che i presidi non sono obbligati dalla legge sulla Buona scuola a procedere con questo meccanismo, la palla passerebbe agli uffici scolastici regionali che dovrebbero, d'ufficio, procedere con l'assegnare i docenti alle scuole valutando il punteggio di ciascun candidato.