A cinque giorni dalla chiusura delle domande per la pensione anticipata dei precoci con quota 41 e dell'altra formula di uscita dell'anticipo pensionistico Ape social, alcuni dubbi dei contribuenti in prossimità della pensione riguardano i contributi necessari per l'uscita, oltre agli altri requisiti richiesti. Infatti, chi non potrà uscire nel 2017 perché non ha ancora maturato i requisiti per l'Ape social o per i precoci quota 41, potrà presentare la domanda per le uscite del prossimo anno. E' il caso di un contribuente che ha scritto una richiesta all'esperto delle Pensioni de Il Messaggero chiedendo se il requisito dei 41 anni di contributi fosse sufficiente per andare in pensione anticipata oppure se sia necessario fare attenzione agli altri requisiti.

Uscita pensione anticipata precoci quota 41 o Ape social 2017: i requisiti

Nello specifico, lo scrivente è un camionista (da undici anni) di 61 anni con 14 mesi di versamenti effettuati prima della maggiore età, condizione necessaria per la pensione anticipata con la quota 41 dei precoci. Proprio il traguardo della quota 41 sarà raggiunto dal lavoratore a febbraio del 2018. Tuttavia, la varietà dei requisiti richiesti ai precoci per l'uscita mette qualche dubbio circa la personale situazione lavorativa. Infatti, come per l'anticipo pensionistico Ape social, anche ai precoci è richiesto di rientrare in una delle quattro categorie di requisiti, ovvero la disoccupazione, l'invalidtà minima del 74%, l'assistenza verso un familiare in condizioni di disabilità o, infine, svolgere una delle undici categorie di professioni riconosciute come faticose.

Il camionista, ovvero colui il quale è addetto alla guida di mezzi pesanti adibiti al trasporto delle merci, rientra in queste categorie. Ma sarà necessario che sia l'attuale datore di lavoro che certifichi lo svolgimento dell'attività pesante.

Quota 41 precoci e Ape: come calcolare interruzioni lavorative per la pensione anticipata

Il caso del camionista offre l'opportunità di chiarire il requisito della continuità lavorativa per mansioni pesanti dei contribuenti che vogliano andare in pensione anticipata con l'anticipo pensionistico Ape social oppure, con ulteriori condizioni contributive, con la quota 41 dei precoci.

Infatti, come richiesto dalla legge 232 del 2016, le undici categorie di lavori faticosi devono essere svolti in maniera continuativa da non meno di 6 anni sugli ultimi sette antecedenti la pensione. Ciò significa che, nel caso di interruzioni lavorative, queste non debbano superare i dodici mesi negli ultimi sette anni di lavoro che porteranno alla pensione anticipata. Pertanto, l'interruzione lavorativa durante gli ultimi anni di attività dovrà avere una "copertura" lavorativa della stessa durata dell'interruzione nel corso del settimo anno.