La relazione annuale al Parlamento del presidente dell'Inps contiene degli spunti potenzialmente esplosivi sul fronte della discussione previdenziale. A partire dalla contrarietà espressa da Tito Boeri sullo stop dell'adeguamento all'aspettativa di vita per la pensione di vecchiaia, per il quale si era speso positivamente invece l'onorevole Walter Rizzetto, durante un acceso question time alla Camera dei Deputati un paio di settimane fa, e lo stesso ex ministro del Lavoro Cesare Damiano. In aggiunta, secondo Boeri senza gli immigrati l'Italia non avrebbe più i soldi per pagare le Pensioni in un prossimo futuro.
No allo stop dell'aspettativa di vita
La misura che lega l'età pensionabile all'indice dell'aspettativa di vita è tra i bersagli preferiti da parte dei lavoratori, che ritengono ingiusto dover lavorare più a lungo soltanto perché un algoritmo afferma che l'aspettativa di vita in Italia è in aumento. Su questo punto, si era espresso poco tempo fa anche l'attuale vice presidente della Commissione Lavoro alla Camera Walter Rizzetto, che in un'interrogazione parlamentare aveva chiesto al ministro del Lavoro Poletti quali fossero le intenzioni del Governo circa tale meccanismo. Oggi, sull'aspettativa di vita, è arrivata la presa di posizione netta da parte del presidente dell'Inps, secondo il quale lo stop a partire dal 2019, come si vociferava nelle ultime settimane, non aiuterebbe - anzi - i giovani e le generazioni future, poiché i costi dell'abolizione dell'AdV andrebbero poi, secondo il numero uno dell'Istituto Nazionale della Previdenza Sociale, ad essere scaricati sulle spalle dei più giovani di oggi e sui figli dei figli di quest'ultimi.
Ricordiamo che il legame tra l'età pensionabile e l'aspettativa di vita riguarda da vicino sia i lavoratori precoci che le donne richiedenti la proroga di Opzione Donna almeno fino al prossimo anno (2018 ndr).
Immigrati servono per pagare le pensioni
Nelle ultime ore è scoppiata la bufera sul tema immigrati, dopo che Francia e Spagna hanno fatto sapere di stare pensando di chiudere i loro porti e l'Austria di inviare l'esercito al confine italiano, per impedire agli immigrati di entrare nel proprio Stato.
Per questo motivo fanno ancora più rumore le parole pronunciate da Tito Boeri, secondo cui senza immigrati lo Stato italiano nel lungo periodo non potrà più pagare le pensioni. Secondo una simulazione fatta dall'Inps, infatti, qualora dovessero essere chiuse le frontiere, il saldo tra entrate e uscite sarebbe fortemente negativo per le casse dello Stato.
Boeri ha anche quantificato in numeri tale perdita, stimata in circa 38 miliardi di euro nei prossimi 22 anni. Per ricevere aggiornamenti sulle eventuali reazioni della classe politica al pensiero di Boeri e le ultime notizie sulle pensioni cliccate Segui in alto a destra.